di Angelo D'Amore. Sono ormai mesi che ci vogliono far credere che l'esperienza delle primarie nel PD, sia un atto di grande e moderna crescita democratica non solo per il Partito Democratico nello specifico, ma per l'intero Paese.
Dopo l'estenuante duello mediatico "Bersani - Renzi", si sono svolte sul finire dell'anno, altre consultazioni per la scelta dei candidati da presentare alle prossime elezioni, come tentativo di smussare i limiti del "porcellum". La scelta e' stata quasi libera, nel senso che un 10% della nomenclatura rimaneva a disposizione dei vertici del partito. Metodo di garanzia, per salvare il posto in Parlamento ai candidati piu' anziani, espediente perseguito in modo a dir poco sfacciato. In tale maniera, la Finocchiaro, siciliana, capogruppo PD al Senato, e' stata candidata in Puglia, mentre la Bindi, toscana, presidente del Partito Democratico e vicepresidente della Camera dei deputati, in Calabria. Le definirei candidature di apparato. Il partito ha usato una cinica strategia. Altro che rottamazione. Altro che "salire" in politica. Le due navigate signore del partito sono state "imposte dall'alto" in territori non loro. Perche? Non se la sentivano di gareggiare a casa loro? Temevano una debacle? E negli stessi territori, nessuno ha protestato contro questa forzatura? Il PD, era messo talmente male da non poter offrire di meglio? Si e' lavorato poi con la comunicazione. In Italia si pensa che solo Berlusconi sia in grado di alterare la realta'. Non e' così. Anche la sinistra ha le sue armi. Grossa enfasi infatti, e' stata data dal partito al successo dei vari sconosciuti, giovani militanti premiati per il loro impegno svolto nei propri territori di appartenenza. Meno risalto, anzi assoluto silenzio, e' stato dato a personaggi a dir poco imbarazzanti, candidati con la fedina penale non proprio pulita e con un passato non proprio irreprensibile. Vi giro il link del Fatto Quotidiano. Altro che rinnovamento. I metodi cambiano ma la sostanza resta la stessa. Vanno salvati i "colonnelli" e promossi i procacciatori di clientele. Buon Anno!
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di Angelo D'Amore. Sono ormai mesi che ci vogliono far credere che l'esperienza delle primarie nel PD, sia un atto di grande e moderna crescita democratica non solo per il Partito Democratico nello specifico, ma per l'intero Paese.
Dopo l'estenuante duello mediatico "Bersani - Renzi", si sono svolte sul finire dell'anno, altre consultazioni per la scelta dei candidati da presentare alle prossime elezioni, come tentativo di smussare i limiti del "porcellum". La scelta e' stata quasi libera, nel senso che un 10% della nomenclatura rimaneva a disposizione dei vertici del partito. Metodo di garanzia, per salvare il posto in Parlamento ai candidati piu' anziani, espediente perseguito in modo a dir poco sfacciato. In tale maniera, la Finocchiaro, siciliana, capogruppo PD al Senato, e' stata candidata in Puglia, mentre la Bindi, toscana, presidente del Partito Democratico e vicepresidente della Camera dei deputati, in Calabria. Le definirei candidature di apparato. Il partito ha usato una cinica strategia. Altro che rottamazione. Altro che "salire" in politica. Le due navigate signore del partito sono state "imposte dall'alto" in territori non loro. Perche? Non se la sentivano di gareggiare a casa loro? Temevano una debacle? E negli stessi territori, nessuno ha protestato contro questa forzatura? Il PD, era messo talmente male da non poter offrire di meglio? Si e' lavorato poi con la comunicazione. In Italia si pensa che solo Berlusconi sia in grado di alterare la realta'. Non e' così. Anche la sinistra ha le sue armi. Grossa enfasi infatti, e' stata data dal partito al successo dei vari sconosciuti, giovani militanti premiati per il loro impegno svolto nei propri territori di appartenenza. Meno risalto, anzi assoluto silenzio, e' stato dato a personaggi a dir poco imbarazzanti, candidati con la fedina penale non proprio pulita e con un passato non proprio irreprensibile. Vi giro il link del Fatto Quotidiano. Altro che rinnovamento. I metodi cambiano ma la sostanza resta la stessa. Vanno salvati i "colonnelli" e promossi i procacciatori di clientele. Buon Anno!
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