Un gruppo cospicuo di associazioni lucane si sono unite per promuovere un nuovo impegno per la regione.
“Siamo uomini e donne di Basilicata, rappresentanti di movimenti e associazioni quotidianamente impegnati per affermare i diritti dei cittadini, la tutela del territorio, dell’ambiente, del patrimonio economico, sociale, culturale e l’identità delle nostre comunità.
Dopo il precipitare della crisi alla Regione Basilicata, per responsabilità gravissime del Partito Regione e delle sue “false” opposizioni e il fallimento morale e politico delle classi dirigenti regionali, sentiamo forte la responsabilità di assumere direttamente l’iniziativa per costruire insieme a tutti i lucani il diritto ad un futuro migliore e all’autodeterminazione in stretta sintonia con i principi sanciti dalla Costituzione italiana e su base federalista per una Basilicata che, insieme alle altre Regioni del Sud, vinca la sfida per l’equità, in campi come la sanità, il lavoro, i trasporti, l’istruzione, l’assistenza alle persone deboli oltre la fallimentare e distorta applicazione attuale del federalismo.
Le elezioni regionali anticipate, sono la tappa obbligata dell’impegno diretto di noi cittadini nelle istituzioni, contemporaneamente vogliamo avviare una fase costituente per la Primavera Lucana basata sulla partecipazione degli uomini e delle donne di Basilicata, delle migliori energie personali e collettive, di giovani, professionalità, di quanti tentano di fare con onestà il proprio lavoro negli Enti pubblici o nelle imprese private, di quanti non appartengono a pratiche familistiche e clientelari di una classe dirigente incapace che è diventata una vera cappa di piombo sui nostri destini.
La prima sfida che abbiamo di fronte è il drammatico impoverimento che sta travolgendo la nostra Basilicata. Impoverimento di risorse umane e intelligenze costrette alla nuova emigrazione; impoverimento della nostra storia e della nostra identità regionale, impoverimento di risorse territoriali ed ambientali per il loro saccheggio e privatizzazione speculativa e per le responsabilità politiche di chi ci sta trasformando in una discarica più o meno autorizzata; impoverimento di modelli culturali e ideali e delle condizioni economiche e di possibilità di sviluppo autopropulsivo, di sistema e dell’uso corretto delle risorse pubbliche, povertà vera che si estende coinvolgendo le famiglie di imprenditori, lavoratori e disoccupati.
Le proposte nuove con cui riempire di contenuti la fase costituente ed il programma di governo delle elezioni regionali non potranno che ripartire dal diritto ad una esistenza degna e felice, dal rimettere al centro delle azioni politiche gli interessi delle persone sia come individui che come comunità organizzate e dalla priorità della lotta al decadimento sociale e economico, tanto caro al modello di società che ci vuole con il cappello in mano a chiedere un obolo ai governanti di turno. Proposte e impegni programmatici che dovranno essere assunte con il massimo coinvolgimento dei cittadini, soprattutto su questioni strategiche come l’uso dei fondi comunitari e regionali o delle nostre risorse (acqua e petrolio) arrivando a riscrivere lo stesso statuto e le regole regionali per garantirci le migliori condizioni di accesso e democratico.
Sfida che può essere vinta se sapremo tenere insieme il cambiamento dei contenuti del Governo regionale con la profonda integrità della politica e del costume per un nuovo senso civico. La politica lucana sequestrata dalle pratiche imposte dal Partito Regione, dal manuale spartitorio che coinvolge le opposizioni compromesse e che costringe all’esilio ed all’esclusione chi non ne accetta le regole.
Ricambio della classe dirigente, taglio dei costi della politica, divisione fra i compiti di gestione e quelli politici di programmazione, regole certe e trasparenti, rottura con le pratiche di gestione degli Enti per sistemare gli amici facendo pagare i costi ai cittadini, superamento della logica dei califfi intorno al Principe in nome di un corretto rapporto fra Enti Locali e Governo Regionale, contrasto alla corruzione, sono le parole nuove che useremo per dare voce all’urlo di indignazione dei lucani di fronte al triste spettacolo offerto da quanti hanno occupato il potere con la presunzione di non dover mai rispondere del proprio operato.
Perché tutto ciò si realizzi abbiamo bisogno di mettere in campo la più grande alleanza di buone volontà, di realtà organizzate e di persone oneste che, responsabilmente, decideranno di concorrere alla sfida. Superare gli orticelli di aspirazioni personali e la scorciatoia vuota di formule elettorali astratte è l’obiettivo vero se vogliamo garantire il ricambio e la rottura con il governo del passato.
Vogliamo partire da noi stessi per costituire un’alleanza di movimenti, associazioni e di singole personalità, che, con spirito di servizio agli interessi generali, riescano a coinvolgere le altre realtà associative, del civismo, dell’impegno sociale e della politica per stringersi insieme e favorire il protagonismo di tutti i cittadini. Saremo e siamo nella campagna elettorale delle Regionali 2013 con questo spirito e guardando oltre, invitiamo quanti riterranno urgenti questi obiettivi a contribuire con le proprie idee, le proprie proposte, la propria esperienza a rafforzare la discussione per la costituente, le liste che presenteremo, i programmi che stiamo elaborando, le azioni che svilupperemo.
Siamo consapevoli che nei partiti lucani non vi è solo una classe dirigente responsabile del disastro ma che tanti giovani, uomini e donne tentano di esprimere istanze utili al cambiamento. Ci rivolgiamo a loro per chiedere non un annullamento delle loro idee e delle loro fedi ideali ma per chiamare alla concretezza dell’azione che serve ora, per contribuire tutti insieme, con le nostre diversità e le nostre storie, alla sfida vera del ricambio che non è quello delle sigle e del loro restyling ma quello che riscrive la storia e produce un punto di rottura con il passato e avvia un nuovo inizio. Mescoliamoci, ripartiamo facendo delle nostre diversità la nostra vera forza alimentata dal meglio di tutti i nostri colori.
Sappiamo che per cambiare i rapporti di forza regionali e per riconquistare il futuro abbiamo bisogno di lavorare tutti insieme avendo una grande spinta dal basso che si ponga l’obiettivo non di segnare una bandierina ma di vincere le elezioni e governare la Regione. A questo obiettivo e sulla base vincolante dei principi che abbiamo espresso in questo documento, invitiamo al più rapido confronto fra tutte le forze in campo per trovare le forme e le relazioni che permettano ai cittadini lucani con la partecipazione ed il voto di cambiare davvero.
Invitiamo tutti e tutte a sottoscrivere questo documento che potrà essere letto, scaricato e sottoscritto dalla pagina web www.primaveralucana.it e che porteremo nelle piazze e nei luoghi pubblici dei nostri paesi, affinché sia sottoscritto e firmato dal più ampio numero di singoli e realtà associate .
Tutti insieme ci incontreremo presto per compiere gli ulteriori passi necessari per far partire una larga consultazione popolare che realizzi il massimo coinvolgimento dei cittadini nella scelta delle candidature, nel codice di impegni per gli eletti, nei programmi operativi e di governo. Una consultazione che non sia la conta falsa delle tessere e dei voti organizzate dai gruppi di potere nelle primarie ma l’inizio di una grande fase costituente basata sulla partecipazione vera dei cittadini.
Il nome, il simbolo e qualsiasi altra questione identificativa di PRIMAVERA LUCANA sono di PROPRIETA’ dei Movimenti, delle Associazioni e dei Cittadini sottoscrittori. Il tutto, compreso il documento costitutivo, saranno depositati presso la pagina web www.primaveralucana.it dove verrà dato conto delle ulteriori forme di protezione adottate a tutela del nome e dei diritti acquisiti.