


Ci stava una vecchia con la fisarmonica, le dita curve e raggrinzite a pigiare i tasti e a chiedere qualche spicciolo su un ponte, uno dei tanti. L'ho vista tutti i giorni, quasi puntualmente ho incontrato il suo sguardo e ora, solo ora, mi sono reso conto del mio egoismo. Quanti bei scatti ho realizzato e manco uno di generosità. Il viaggio è stato piacevole, e disfatte le valigie si torna alla realtà.
Ad Arci e alla sua fotocamera.