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Prime lezioni nel sistema universitario Inglese

Creato il 20 ottobre 2011 da Studiareinuk
Prime lezioni nel sistema universitario IngleseNel mio campo passare dall'insegnamento italico a quello anglosassone(e più o meno del resto del mondo) é come passare dalla notte al giorno. Le differenze ci sono e sono belle grosse.
Sono ormai alla seconda settimana di lezione ma le differenze si notano da subito, scrivo questo post ora, poi probabilmente ne scriverò uno più esaustivo a fine anno.
-C'è una grande libertà nella scelta dei corsi, mentre io ne posso scegliere 4 in italia, loro ne possono scegliere 7-8. Significa preapararsi meglio in quello in cui si é interessati, perché non si può sapere tutto.
-Ci sono meno ore di lezione: ho corsi da 2 e 3 ore settimanali, nella mia università il minimo é 4 ore per un corso da 6 crediti, in altre facoltà il minimo é 5. I professori vanno spediti, ma naturalmente le ore mancano e penso faremo qualcosa in meno, in compenso , ci sono i compiti a casa(non come alle medie naturalmente!), probabilmente alla fine saprò qualcosa in meno ma ne avrò una padronanza migliore, senza il rischio di dimenticarmi tutto dopo una settimana.
-I professori sono preparati all'insegnamento: in Italia mi sono capitati molti professori preparati nel loro campo ma inadatti all'insegnamento(per natura o per poca voglia). Qui chi insegna lo sa fare e ci si impegna. Email giornaliere, dispense pronte, ottime spiegazioni etc..
-La Triennale o Quadriennale (Bachelor) prepara al mondo del lavoro, qui un laureato può essere da subito abbastanza utile ad un'azienda, durante il percorso universitario ha fatto minimo 3 grandi progetti(di cui uno da 24 crediti italiani a fine percorso) di gruppo che preparano enormemente al lavoro.
In più avendo l'estate libera per 3 mesi, molti fanno tirocini in questo periodo.

Prime lezioni nel sistema universitario Inglese

Foto a caso: chi paga il CERN e chi vi partecipa

Spesso si sente dire "Gli italiani sono quelli preparati meglio" "I ricercatori più bravi all'estero" ora al di là del discorso alla "campioni del mondo po po po po", é vero che un italiano bravo ha più preparazione dal punto di vista della conoscenza, perché ha fatto più ore di lezione. Un genio o qualcuno con una passione enorme, avrà sicuramente assimilato tutto quello che gli é stato insegnato, malgrado la scarsa qualità dell'insegnamento. Da lì la maggiore preparazione universitaria.
L'inglese dall'università ha avuto di meno, ma meglio, é quindi più adatto al lavoro, nulla impedisce al genio e al grande appassionato di fare studi extra per conto suo o post laurea per migliorare la propria conoscenza.
Naturalmente con tutti i laureati che sforniamo un piccola percentuale finisce a fare ricerca in Italia o all'estero, gli altri sono carne da macello per il mercato del lavoro ed é forse anche per questo che l'italia a livello imprenditoriale fa schifo, in particolar modo nel mio campo.
Questo é un giudizio parziale, commenti sono ben accetti!(anzi li voglio!)
P.s. fra una settimana un post sulle jobs fair
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