22 AGOSTO 2014 – Il test amichevole contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk – guidati anche quest’anno dall’esperto Mircea Lucescu – disputatosi nella simpatica cornice dello stadio “Briamasco” di Trento, gremito da oltre 1.500 tifosi gialloblù, consente un primo bilancio al termine di questo primo scorcio di stagione, in vista della partenza ufficiale prevista per domenica 24 agosto con il turno di Tim Cup. Il risultato finale di 1 a 1 – per i gialloblù rete su rigore del solito Luca Toni – rappresenta sicuramente un dato positivo ma l’aspetto più importante è la prova più che soddisfacente disputata dalla squadra di Mandorlini, contro una compagine che quest’anno parteciperà al girone eliminatorio di Champions League. Può sembrare affrettato formulare i primi giudizi tuttavia i tempi appaiono comunque maturi per le prime riflessioni, con il chiaro obiettivo di individuare semplicemente cosa funziona e cosa invece rimane da migliorare. L’aspetto più importante emerso in particolare dal match di Trento è sicuramente rappresentato dalla ritrovata solidità difensiva. Gli acquisti dal Torino dell’uruguaiano Rodriguez e soprattutto quello di Rafa Marquez dai messicani del Leon – “El Gran Capitan” come lo chiamano in patria rappresenta la vera ciliegina sulla torta del mercato gialloblù – sono sicuramente innesti di indubbio valore in grado di innalzare la qualità del reparto difensivo scaligero, perforato oltremisura nel corso della passata stagione. Un piccolo punto interrogativo rimane per quanto riguarda la corsia di destra dove i nuovi acquisti Martic e Zampano, pur non avendo fino ad ora per nulla sfigurato, appaiono ancora un pelo acerbi per la massima serie. Ed è qui che probabilmente Sogliano sarà chiamato “in primis” ad intervenire per completare il mosaico e dare a Mandorlini quanto necessario. Chi invece può dormire sonni tranquilli è il settore di centrocampo, che impreziosito dagli arrivi di Tachtsidis, Obbadi, Ionita e del promettente “figlio d’arte” Mattia Valoti, appare in grado di garantire a Mandorlini diverse valide soluzioni. A questi bisogna poi aggiungere il nazionale greco Lazaros Christodoulopoulos, anche se il centrocampista ellenico, grazie alle sue spiccate qualità , sembra più adatto ad occupare uno dei posti del tridente offensivo. Il “piatto piange”, invece, in attacco dove il solo Luca Toni, orfano quest’anno dell’imprevidibilità di Iturbe, non può certo bastare. Il brasiliano Nenè – acquistato a parametro zero dal Cagliari – si è dimostrato sino ad ora poca cosa mentre Juanito Gomez e Jankovic, tra i più i palla in questo primo scorcio di stagione, non possono certo sostituire il talentuoso attaccante argentino, finito in maglia giallorossa alla corte di Rudi Garcia. Trovare l’erede di Iturbe non è cosa così semplice, tuttavia Sogliano rimane fisso “sul pezzo” – rumors sempre più insistenti di mercato parlano di Nico Lopez – alla costante ricerca del tanto auspicato “colpo” di fine mercato. Nel frattempo dovrebbe essere questione di ore per l’ingaggio del giovane centrocampista brasiliano Campanharo, che dopo la poco felice esperienza di due anni or sono con la maglia viola della Fiorentina, torna in Italia pronto a dimostrare che Setti e Sogliano non hanno sbagliato nell’offrirgli una seconda altrettanto importante chance.
Alla chiusura del mercato mancano ancora una decina di giorni quindi nulla è perduto. Certo “non è sempre domenica”, ma i tifosi gialloblù possono stare tranquilli, fiduciosi che l’abile direttore sportivo gialloblù, laddove ci fossero tutte le condizioni, non si farà certo sfuggire l’occasione per regalare loro l’ultimo colpo prima che “Big Ben dica stop”. Ora però diventa importante puntare l’obiettivo sulla sfida di Tim Cup in programma domenica prossima al Bentegodi – avversario di turno la Cremonese guidata quest’anno da Mario Montorfano – dove i tre punti cominceranno a contare veramente. E chi ben comincia, almeno cosi si dice, è a metà dell’opera….
Enrico Brigi
twitter: @enrico_brigi
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