Primo allenamento di calcio.
Ore 21.15 Berenice è in ritardo, non ha voglia di allenarsi e a quanto pare la sua auto pure.
Papà Leo mentre mangia mi avvisa che ha sentito uno squillo dal mio telefono: ECCOLO è il segnale che sta arrivando.
Finisco di mettere gli ultimi 15 strati tra pile, giacche, cappelli, sciarpe e mi incammino verso la stanca auto dell'amica:
arrivo verso il cancello, quando un auto dalla sagoma nota mi viene incontro minacciosa, nel buio riconosco i tratti di Berenice un pò nascosti da un cappello di lana, sembra un bull dog dalle guance cadenti.
Mi fido e salgo in macchina.
Mi guarda ed il suo sguardo dice chiaramente: 'Ma chi minchia pensavi che fossi?'
Capisco che non è serata e non ribatto al suo poco gentile sguardo...in fondo ce ne staremmo state a casa volentieri divanate con cappello senza troppe turbe.
Raggiungiamo le compagne di giuoco e andiamo alla palestra.
Ci si allena al chiuso, nel giro di 15 minuti tolgo l'80% degli strati di cui mi ero coperta, le mutande di lana fisse al loro posto!
La partita si svolge con attacchi e difese, un paio di stinchi li punisco a dovere e la portiera la branco da dietro, manco fosse una gallina in fuga...ciò nonostante alla fine un piede tocca accidentalmente la palla che va a finire in rete!!!!!!!!!
Alla fine della partita ci abbeveriamo un pò al bar e mentre controllo il cellulare mi accorgo di una chiamata da un numero sconosciuto: POTREBBE ESSERE IMPORTANTE!
Esco e chiamo:
CIAO SONO SCLEROS, ho TROVATO LA TUA CHIAMATA!
Una voce femminile risponde ed ha chiaramente delle guance cadenti e risponde:
CERTO CHE T'HO CHIAMATA, 2 ore FA, sono BERENICE.
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