Questa volta siamo tornati con Valerio, che ha visto per la prima volta tanti animali che per lui, bambino di città, erano sconosciuti. Per chi ancora non lo sapesse, l'Ippoasi è un rifugio per animali da reddito (cavalli, mucche, galline, maiali, capre etc) salvati dal macello e ora liberi di vivere lontani dallo sfruttamento.
In realtà "tornati" non è la parola giusta, in quanto nel frattempo l'Ippoasi ha cambiato sede, spostandosi a San Piero in Grado, nel parco di San Rossore (vicino a Pisa). Qui gli animali hanno a disposizione un terreno molto grande (il perimetro è di 800 metri!), in parte aperto e in parte boschivo. Il trasloco è avvenuto da poco, e c'è ancora molto da lavorare: chi vuole offrirsi come volontario anche solo per qualche giorno, trova tutte le informazioni sul sito di Ippoasi.
Le visite (gratuite, ma sono gradite offerte!) si svolgono il sabato e la domenica, al mattino e al pomeriggio. Domenica al pomeriggio eravamo solo noi, gli unici che non si erano fatti spaventare dalle previsioni del tempo (per fortuna! Alla fine la temuta pioggia non è arrivata) quindi la visita è stata molto informale: siamo infatti stati coinvolti nel momento pappa/sverminamento degli equini, attraverso fieno misto a semi di zucca. E' stato un momento divertente e contemporaneamente anche istruttivo.
Per i cavalli erano pronte delle ciotole (simili a quelle dei cani) legate ad una specie di sacchetto con una lunga cinghia, da mettere al collo di ogni cavallo. Gli asini e il poni Lola, invece, non riescono ad infilare il muso in queste ciotole e quindi per loro erano pronti dei secchi. Per loro però è necessario un volontario di vedetta perché non rovescino il secchio e non si facciano rubare il cibo dalle capre.
Io e Valerio ci siamo occupati di Lola, che è piccoletta ma ha un bel caratterino e ha allontanato in malomodo uno degli asini che aveva osato lanciare uno sguardo al suo secchio.
Quando Lola ha finito, abbiamo raggiunto gli altri e siamo stati seguiti dagli asini Cagliostro e Abramo. Valerio è rimasto molto colpito dagli asini ed è riuscito ad accarezzarli. Dei cavalli aveva un po' paura, le caprette si muovono troppo veloci, gli asini invece si sono fermati a farsi coccolare.
Il Babbo è stato scelto da uno dei due (non so se Cagliostro o Abramo) come massaggiatore ufficiale. Dopo qualche grattino sulla schiena, Christian ha avvertito il Babbo: "Si sta girando, ti dà la schiena". Il Babbo subito si è spostato, per evitare eventuali calci, ma Christian, ridendo, gli ha detto che non c'era nessun pericolo... solo quello di dover rimanere ore ed ore a grattare il culo di un asino... Infatti appena il Babbo si spostava di un metro, subito anche l'asino arretrava e riposizionava il suo sederone proprio sotto la mano.
La visita s'è conclusa nel pollaio, dove le galline hanno uno spazio enorme e si sono anche costruite alcuni giacigli all'interno di un cespuglio. Purtroppo ce n'era una che non stava bene e non sappiamo se è la "nostra" Irene.
Torneremo presto a trovare gli animali di Ippoasi, sperando anche nel bel tempo: non se ne può più di questa pioggia!
Nel frattempo probabilmente Valerio avrà imparato a camminare. Forse ispirato dai tanti animali liberi, i primi cinque passi senza appoggio li ha fatti proprio domenica all'Ippoasi!