E’ finito quel Primitivo
che versavo nelle ore della sera
appagando la necessità di bere
la tua voce
distratta oltre il mare
oltre il semplice vento che trama
le fila di una vita
che ci spinge in incontri
avventati, perplessi, perpetui
addormentati in quell’angolo di mente
che agitava le tue mani
e la tua bocca
che inglobava ciò che di me
era rimasto invisibile agli altri.
di Pietro Maria Sabella All rights reserved
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