Un esclusivo esperimento letterario , una storia tessuta tra le trame ambigue di una realtà non troppo distante...
SEDUCIMI
Alena dinanzi allo specchio dialogava con se stessa. Chiusa in una scatola impenetrabile che non apparteneva a nessuno . Sonja dentro il cuore . Mix di stoffa e pelle . Scelse il rosso . Le era sembrato il colore piu' adatto da indossare quella sera . I tacchi a spillo calpestarono i suoi ultimi indugi e si diresse in taxi al Clepto . Buio nell'anima squarciato solo dalle luci psichedeliche . Deposito'i suoi tentennamenti in guardaroba spogliandosi di pregiudizi e di paure . Lasciarsi inghiottire dall'oscurita' , subito un drink per non pensarci e occhi sgranati a scoprire volti illuminati come spettri, le narici immerse nel tabacco e nell'altrui odore . In fondo quel luogo poteva apparire come una qualsiasi discoteca ma, sul soppalco , maschere chiudevano a cerchio un uomo alto dai capelli appena spruzzati di grigio - il Principe ? Sorrisi trasgressivi , corpi seminudi , parole bisbigliate . Un corpo tra i corpi, parte indistinguibile di un tutto indivisibile. Nessun giudizio, ne' pretesa, ne' dovere, ne' alcuna responsabilita'. Era li' per lavoro . Solo per quello . La bella bambina come in vetrina ballava su un cubo, mille occhi intorno - cosa le importava ? Senza freni ne' inibizioni il gioco era cominciato . Sedurre e abbandonare, tra sguardi e gesti, tra i sussurri all'orecchio e lo sfiorarsi audace. In un lampo l'uomo dai capelli brizzolati incollo' la sua bocca a quella della bambina e rideva lei - 14 anni , non di piu' . Un ballerino le si avvicino' , coinvolgendola in un ballo-struscio, prima di baciarla anche lui di lingua . Le si avvicino' un bel ragazzo alto -Alena ?- le chiese in un sussurro . Addosso le mani di lui, le sue labbra a sfiorare i suoi seni . Dal nulla comparve un amico ritrovato, un segreto nascosto e insospettato ora condiviso in un sorriso comune - Manuel ? In un ancheggio ambiguo lui giocava a ballare attaccato ai suoi fianchi , scendendo giu', per poi risalire a un soffio da lei ,quasi a sfiorarla - Angeli all' inferno - corpi e lingue si intrecciavano senza futuro. Era solo un gioco, solo un gioco...
…Angeli all'inferno, angeli all'inferno…
Pulsante nel cuore la musica assordante , il sangue scorreva piu' veloce nelle vene . Riempirsi di linfa nuova, insperata . Donne virilmente forti, uomini dalla delicatezza femminea, androgini, forse perfino ermafroditi e creature neutre: la fiera del promiscuo e dell'ambiguità. Il ritmo incalzante avvolgeva i due giovani in spirali sempre piu' strette, cosi' il fumo, cosi' la luce. Chi era lei ? Chi era lui ? Profondo, intenso mare fatto di pelle e muscoli, lustrini e piume, cuori e tacchi a spillo, canne e profilattici, cravatte e signore mascherate . Dissacrante e dissacrato. Profana realta', eppure vestita di quella sacralita' che solo il blasfemo possiede. Uno sguardo piu' in la' – le Bambine ora erano due – Che t'importa Alena , sono solo piccole troie !
...Siamo angeli all'inferno , angeli all' inferno. E' tutto un gioco, solo un gioco...
Sonja indugiò un attimo sulle labbra di Manuel , poi , senza dire una sola parola , girò sui tacchi e si allontanò da lui . Si voltò un'ultima volta - sarebbe stato diverso in un'altra vita - le sue forme ancheggianti si diressero su per le scale . Del resto era lì per quello :rendere piu' gradevole la serata agli illustri ospiti del Principe . E la festa , lassu', sul soppalco, era appena cominciata...
Tratto da Seducimi ( Edizioni Kimerik )
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