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Primo Cash Mob di Palermo: cittadini solidali con i piccoli commercianti

Creato il 14 maggio 2012 da Abattoir

lunedì 14 maggio 2012 di

Palermo, ore 19:30, Piazza Sant’Oliva

Signori e signore, sono appena tornata dal cash mob organizzato a Palermo e sono davvero contenta di aver fatto parte di questa esperienza. Ma andiamo con ordine. Ci ritroviamo, come da accordo preso su fb, davanti la statua di Pitré a Piazza Sant’Oliva.

Primo Cash Mob di Palermo: cittadini solidali con i piccoli commercianti
I partecipanti in attesa

Io e Gas arriviamo un po’ prima e già ci sono una ventina di persone, tra cui uno degli organizzatori, Eugenio Flaccovio, attorniato da qualche giornalista. La giornata è bellissima, l’estate è alle porte e si respira un’aria di attesa e di euforia. D’altronde, siamo tutti un po’ eccitati per quello che stiamo andando a fare. Alle 18, essendo già quasi un centinaio, gli organizzatori ci comunicano quale sarà il fortunato beneficiario del primo cash mob: Madera, un artigiano corniciaio che vende anche oggettistica per la casa e tele colorate davvero belle. Una volta scoperto il destinatario del cash mob, la questione è decidere come agire: si propone di andare scaglionati a quattro a quattro, proposta bocciata. Si propone di mandare avanti una delle giornaliste presenti e la proposta viene ben accolta dall’assemblea. Decidiamo, quindi, per immortalare con le telecamere la faccia del negoziante nel momento fatidico, di mandare avanti una giornalista che avrebbe fatto qualche domanda sulla crisi per spianarci la strada. E così fu.

Primo Cash Mob di Palermo: cittadini solidali con i piccoli commercianti
Madera, il negozio prescelto

Il poveretto, ignaro di tutto, risponde sconsolato alle domande dicendo che dopo 14 anni di affari andati a gonfie vele, ormai da un paio d’anni, le cose non vanno più bene, perché la maggior parte degli altri negozi che popolavano la piazza è andata via. L’uomo confessa alla giornalista che, se le cose dovessero continuare così, vorrebbe lasciare Palermo. Inutile dire quanto fosse contento di vedere i primi clienti e poi materializzarsi una vera propria fila ordinata davanti il suo negozietto pronta per spendere. Ho provato davvero piacere nel vedere quel piccolo negozio gremito di gente, tutti con in mano qualcosa. Perché ognuno ha speso qualcosa e la maggior parte più dei 10 euro concordati. La cosa divertente è stata che quando ancora c’era ancora una decina di persone in coda per acquistare qualcosa, il proprietario, aiutato dal padre anziano, comunica di aver terminato le ricevute di pagamento e prega i clienti di unire più oggetti in una sola bolletta. Anche Abattoir, come anticipato, ha partecipato attivamente al cash mob: ha comprato un bellissimo quadretto dipinto a mano su supporto di legno.

Primo Cash Mob di Palermo: cittadini solidali con i piccoli commercianti
I nostri acquisti

È stata un’esperienza emozionante, davvero. Mi ha dato la speranza che la gente buona esiste, che la gente non è menefreghista (magari non tutti, gli stronzi purtroppo esistono) e che è pronta a dare una mano a chi è in difficoltà.Oggi ho visto la Palermo che vorrei, quella non va in giro per i centri commerciali e se ne infischia se le piccole attività vanno morendo. Oggi ho visto Massimo Buscetta, il titolare di Madera, commosso perché la gente gli ha ridato l’occasione di vivere del proprio lavoro, gli ha restituito la dignità. Perché, ricordiamocelo, (sarà anche una frase fatta), il lavoro nobilita l’uomo. Oggi abbiamo dimostrato che quotidianamente possiamo preferire per i nostri acquisti i piccoli imprenditori indipendenti contribuendo al mantenimento di un tessuto sociale fondamentale per la nostra società. Ho scoperto un negozio davvero interessante e sono sicura che molti dei partecipanti torneranno e sosterranno la sua attività. Inoltre, Massimo, riconoscente per l’iniziativa si è proposto come supporter dei prossimi cash mob: offrirà le cornici per gli “Attestati Cash Mob” per i prossimi beneficiari. Penso sia stato importante far parte di un evento proprio in giorni come questi, durante i quali non facciamo che leggere di uomini disperati che a causa della crisi si tolgono la vita pur di non vivere nella disperazione fatta di stenti e miseria. Non abbiamo certo risolto i problemi finanziari di un uomo, ma di certo gli abbiamo lanciato un messaggio importante che ultimamente lo Stato non fa passare: non sei solo. Tirando le somme, penso che il primo cash mob è riuscito splendidamente e ha colpito nel segno.

Ben fatto! Al prossimo appuntamento!

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