Primo Congresso Internazionale Francofono Accompagnamento e Cure Palliative: l’A.R.T. ci sarà!

Creato il 27 giugno 2011 da Associazioneart

Si aprirà domani, martedì 28 giugno 2011, a Lione il Primo Congresso Internazionale Francofono Accompagnamento e Cure Palliative.

Organizzato dalla Società Francese di Cure Palliative e Accompagnamento SFAP, l’importante evento internazionale proseguirà fino a giovedì 30 giugno con un programma ricco di interventi dall’alto valore scientifico e culturale. Tema cardine del Congresso è “l’incontro delle nostre diversità”. La diversità delle nostre culture, delle nostre organizzazioni, delle nostre pratiche sarà fonte di scambio e di arricchimento reciproco, tanto a livello scientifico quanto culturale. La lingua francese è il nostro strumento comune, le cure palliative il nostro legame e il nostro obiettivo, così ha commentato Anne Richard, Presidente della SFAP.

Il Comitato scientifico ha definito 5 tematiche trasversali che saranno declinate durante tutto il Congresso:
– Dolore
- Accompagnamento della persona malata e dei suoi cari
- Storie delle pratiche di cura, della legislazione e della politica della salute in cure palliative
- Agonia e momento della morte
- Morte provocata, sedazione e limitazione dei trattamenti

E’ possibile leggere il programma completo del Congresso a questa pagina:

programma interattivo completo

L’Associazione Paulo Parra per la Ricerca sulla Terminalità A.R.T. ha l’onore di essere tra i relatori del Congresso Internazionale.

Giovedì 30 Giugno infatti la dr.ssa Amanda Castello, fondatrice dell’Associazione, terrà l’intervento dal titolo “Malattia inguaribile e lutto: l’esperienza italiana Padì – A.R.T.  destinata ai giovani.

Amanda Castello presenterà l’esperienza realizzata dall’A.R.T. da più di 10 anni con Padì – Parole Discrete, il percorso destinato ai bambini e adolescenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori ideato nel 2000. Scopo del percorso è aiutare i più giovani ad affrontare temi considerati “tabù” nella nostra società: le emozioni difficili, il dolore, la sofferenza, la malattia e la fine della vita. L’acronimo deriva da PA=parole DI=discrete.

Amanda Castello con la bambola di Padì

Gli studi in materia, le esperienze personali nonché le richieste di aiuto pervenute all’A.R.T. hanno indotto Amanda Castello ad ideare Padì partendo dall’ipotesi iniziale che il confrontarsi su queste tematiche sia un bisogno dei giovani.

Dal 2000 Padì ha raggiunto classi di tutta Italia, dalle scuole primarie alle secondarie superiori. Il successo dell’iniziativa, la richiesta di alcune classi di proseguire con altri incontri, il parere positivo degli insegnanti e dei genitori e i dati raccolti grazie ad un apposito questionario nei 10 anni di attività, sono la prova che Padì risponde all’esigenza concreta dei ragazzi di poter parlare apertamente delle loro paure, emozioni, ansie e curiosità che difficilmente riescono ad esprimere.

Padì in classe con i suoi giovani amici ed amiche - I disegni di Padì sono di Maria Grazia Di Stefano

L’esperienza italiana di Padì ha saputo suscitare l’interesse degli operatori di cure palliative d’oltralpe. In occasione della relazione , la dr.ssa Castello presenterà le proposte didattiche ideate dall’A.R.T. che permettono a tutti gli interessati (professionisti delle cure palliative, insegnanti, genitori, educatori…) di ricevere una formazione sul tema anche a distanza grazie alla modalità di e-learning.


Avremo il piacere di tenervi aggiornati sul 1° Congresso Internazionale Francofono Accompagnamento e Cure Palliative e di pubblicare la relazione della nostra rappresentante, Amanda Castello, nei prossimi giorni sulle pagine di questo blog.

Continuate a seguirci!


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