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Primo in classifica - Recensione - iPhone

Creato il 08 febbraio 2014 da Intrattenimento

Disponibile già da alcuni mesi su App Store e Google Play, Flappy Bird è diventato il fenomeno del momento

"Quanto hai fatto?" "Sono fermo a dieci, tu?" "Io ho appena superato il mio record e sono arrivato a diciotto.

Primo in classifica
Non ho davvero idea di come faccia certa gente a ottenere punteggi più alti di cinquanta."
Primo in classifica
Se avete sostenuto un discorso del genere negli ultimi giorni, su Facebook o in real life, probabilmente stavate parlando del fenomeno del momento per quanto concerne i mobile game: Flappy Bird. Il gioco è disponibile su App Store e Google Play già da alcuni mesi, tuttavia solo da poco si è imposto nelle classifiche, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno mainstream, tanto da far guadagnare al suo autore qualcosa come 50.000 dollari al giorno in soli introiti pubblicitari. Non ci sono in-app purchase in Flappy Bird, dunque tali entrate dipendono esclusivamente dai piccoli banner che compaiono mentre giochiamo, alternandosi nell'estremità alta e bassa dello schermo. È insomma possibile scaricare questo semplice action game e utilizzarlo in maniera completamente gratuita, per sempre, senza attese e senza i tanto temuti "paywall". Un gran bel risultato per un videogame sviluppato in quarantotto ore da una singola persona, che ancora una volta evidenzia quelle che sono le opportunità offerte dal mobile gaming, un mercato in cui è ancora possibile produrre con budget estremamente risicati ma senza rinunciare a grandi ambizioni e sogni di gloria. Peccato solo che la storia di successo di Flappy Bird non sia propriamente meritata, e fra un attimo vi spieghiamo il perché.

Salta, non ti fermare

Non c'è nulla che vieti a uno sviluppatore indipendente di realizzare un "ultra arcade" che funziona tramite un singolo input, del resto ce ne sono tanti su iOS e Android e alcuni hanno anche riscosso un grande successo, vedi Jetpack Joyride.

Primo in classifica
Il problema è quando l'esperienza non va oltre ciò che si vede nella prima schermata, il che è appunto il grosso limite di Flappy Bird. Nel gioco controlliamo un uccellino obeso che deve rimanere in aria e cercare di passare fra tubature che ricordano in modo inquietante quelle di Super Mario Bros., ma assolutamente senza toccarle, pena il game over.
Primo in classifica
Ogni tubo sorpassato vale un punto, e l'obiettivo è quello di ottenere il punteggio più alto possibile. Un'impresa tutt'altro che facile, visto che l'unico modo che abbiamo per procedere è quello di premere sul touch screen per far sì che l'uccellino batta le ali e si proietti dunque verso l'alto, reggendosi a galla in un contesto inerziale molto "pesante" e particolarmente punitivo. Lo sfondo rimane praticamente identico, il personaggio di fatto è fermo sullo schermo e sono i tubi che scorrono da destra a sinistra verso la nostra posizione, generati da un semplice algoritmo che ne modifica la posizione. Non c'è un aumento della velocità, non c'è un inasprimento della difficoltà: si incorre nel game over semplicemente quando si sbaglia la misura di un salto, il che capita dannatamente di frequente visti i presupposti. Bisogna fare un plauso all'idea dell'autore, così semplice eppure capace di attrarre l'attenzione di milioni di persone e porsi addirittura come un'esperienza hardcore; ma è assolutamente impossibile premiarne la concretizzazione, visto che chiunque, anche utilizzando un semplice editor, avrebbe potuto fare altrettanto. Come ha già detto qualcuno, Flappy Bird si pone allo stesso tempo come una sintesi di ciò che c'è di buono e di sbagliato nel mobile gaming. A proposito, voi che punteggio avete raggiunto?

Pro

  • Geniale nella sua assoluta semplicità
  • Completamente gratuito
  • Controlli reattivi...

Contro

  • ...ma sarebbe stato assurdo il contrario
  • Gameplay che definire limitato è poco
  • Piuttosto frustrante

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