Primo Maggio nero

Creato il 01 maggio 2011 da Laperonza
 

E' il Primo Maggio del 2011. E' forse il Primo Maggio più buio della storia recente, non tanto per la pioggia e il cielo plumbeo quanto per tutto ciò che accade nel mondo del lavoro e che viene sistematicamente sottaciuto dal regime mediatico che governa l'Italia. E' un Primo Maggio in cui si vedono i Sindacati Confederati divisi. Addirittura a Bologna la Cisl ha festeggiato ieri perché la Cigl non ha voluto che si unissero alla "loro" festa. E' un Primo Maggio di lavoro sempre più precario, di giovani che non trovano la loro strada, di lavoratori maturi che vedono il proprio posto vacillare. E in tutto questo un governo che non governa, un ministro del lavoro evanescente, una politica del lavoro inesistente, tutti succubi dell'alibi della crisi, del costo del lavoro eccessivo, della scarsa competitività.

Ho sentito dire che è anche colpa dei giovani se non hanno lavoro. Vorrebbero tutti il posto comodo e sotto casa. In parte è vero. Certi lavori non sono più appetibili per gli Italiani. Ma è anche vero che il lavoro manuale sta scomparendo in Italia. Le grandi produzioni si stanno spostando altrove, con la benedizione della politica nostrana. E cercare lavoro lontano da casa, se una volta dava origine a ondate migratorie da sud a nord oggi non ha più senso, perché lasciare tutto per un contratto a tempo determinato e magari anche interinale sarebbe più che da disperati. Non c'è certezza nel futuro, non c'è possibilità di programmazione, non si può progettare una vita quando non si vede più in là dei tre o sei mesi di durata di un contratto.

E' per l'autonomo le cose non sono migliori: spese che aumentano, margini ristrettissimi, rischi elevatissimi, nessuna protezione, nessun ammortizzatore. Aprire una partita IVA oggi è come andare per mare senza bussola e con acqua sufficiente per pochi giorni. Si investe tempo e denaro alla cieca, si gioca a poker col destino. E quasi sempre si perde.

Sarebbe stato importante festeggiare degnamente la Festa del Lavoro oggi. Si sarebbe dovuto dare un segnale di forza e unità, almeno da parte dei lavoratori. Invece si è divisi su tutto. Sembra una vittoria della plutocrazia e della prepotenza della nuova aristocrazia ma è una sconfitta per il sistema paese, è una sconfitta per tutti. E intanto piove. Buon Primo Maggio a tutti.

Luca Craia


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