Il paragone mentale che subito ho fatto è stato con quello dei classici passiti bianchi del Sud Italia (questo è un rosso, lo so, ma è il mio primo rosso passito, abbiate pazienza) ed effettivamente c’è un mare di differenza.
E sapete qual’è una delle sostanziali differenze almeno per me? Questo vino non stanca ! Abbinatelo con i biscotti secchi, con i cantuccini, con del cioccolato, degustatelo da soli, ma vi accorgerete che dopo il primo assaggio ne vorrete ancora, un secondo e magari anche un terzo. Se mi permettete un giudizio, questo passito biologico è “passito” quanto basta, senza andare troppo in quello note che a volte risultano troppo dolci dei vini siciliani.
Il nome “Primo Passo” è chiaramente segno di un vino di produzione relativamente nuova, la prima annata dovrebbe risalire al 2008. Ma se il primo passo è così ben fatto, il cammino sarà pieno di soddisfazioni.
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