Un alto funzionario dell'Ufficio Nazionale del Controllo dei Conti, Matsudaira Hajime (Tsutsumi Shinichi), e i suoi due collaboratori, Torii Tadako (Ayase Haruka) e Asahi Gainsbourg (Okada Masaki), partono da Tokyo per Osaka con l'incarico di scoprire eventuali irregolarità finanziarie e garantire il corretto uso dei fondi statali da parte del governo della città di Osaka. All'inizio tutto fila liscio ma qualcosa comincia a sembrare strano quando entrano nel distretto commerciale di Karahori, la zona più ricca di storia di tutta la città. Lì incontrano Sanada Kōichi (Nakai Kiichi), uno strano ristoratore, suo figlio (Morinaga Yuki), che vuole essere una donna e la sua migliore amica (Sawaki Ruka), dai modi mascolini. Dopo aver ispezionato i conti di una fondazione dedicata al mantenimento del castello di Osaka, Matsudaira scopre di aver dimenticato il cellulare nei locali della Fondazione ma quando torna scopre che l'edificio, poco prima animato, è completamente vuoto e che persino i telefoni sono senza linea. Di perplessità in perplessità, di mistero in mistero, Matsudaira scopre che una serie di leggende iniziate nei primi anni del '600, quando Osaka venne assediata e distrutta dalle truppe Tokugawa, hanno continuato a vivere fino a oggi e che di lì a poco troveranno compimento: Toyotomi Hideyoshi, il generale sconfitto dai Tokukawa ha ancora un erede, una principessa ...Tratto dal romanzo omonimo di Makime Manabu, il film parte in maniera accattivante. Makime è infatti l'autore di storie di grande successo fatte di misteri fantastorici e delle loro occulte propaggini nel presente. Sempre da suoi romanzi sono stati tratti sia Shikaotoko aoniyoshi, drama dell'anno del 2008, sia il film Kamogawa horumō (Battle League Horumo, 2009), ambientato a Kyoto. Qua è la volta di Osaka nell'ospitare misteri secolari ed esplosioni contemporanee ma il regista televisivo Suzuki Masayuki non sembra avere la stoffa per costruire una storia convincente. Nonostante l'ampio materiale a disposizione, il film non trova mai una direzione univoca: un po' è commedia, un po' dramma storico-politico, un po' film d'azione. Ne risulta una piattezza emozionale che si estende anche alle performance di attori peraltro bravi e apprezzaibili com Tsutsumi Shinichi e Nakai Kiichi. Ayase Haruka è addirittura ridotta a un ruolo macchiettistico, mentre Okada Masaki è inconsistente come sempre. [Franco Picollo]
Magazine Cinema
Un alto funzionario dell'Ufficio Nazionale del Controllo dei Conti, Matsudaira Hajime (Tsutsumi Shinichi), e i suoi due collaboratori, Torii Tadako (Ayase Haruka) e Asahi Gainsbourg (Okada Masaki), partono da Tokyo per Osaka con l'incarico di scoprire eventuali irregolarità finanziarie e garantire il corretto uso dei fondi statali da parte del governo della città di Osaka. All'inizio tutto fila liscio ma qualcosa comincia a sembrare strano quando entrano nel distretto commerciale di Karahori, la zona più ricca di storia di tutta la città. Lì incontrano Sanada Kōichi (Nakai Kiichi), uno strano ristoratore, suo figlio (Morinaga Yuki), che vuole essere una donna e la sua migliore amica (Sawaki Ruka), dai modi mascolini. Dopo aver ispezionato i conti di una fondazione dedicata al mantenimento del castello di Osaka, Matsudaira scopre di aver dimenticato il cellulare nei locali della Fondazione ma quando torna scopre che l'edificio, poco prima animato, è completamente vuoto e che persino i telefoni sono senza linea. Di perplessità in perplessità, di mistero in mistero, Matsudaira scopre che una serie di leggende iniziate nei primi anni del '600, quando Osaka venne assediata e distrutta dalle truppe Tokugawa, hanno continuato a vivere fino a oggi e che di lì a poco troveranno compimento: Toyotomi Hideyoshi, il generale sconfitto dai Tokukawa ha ancora un erede, una principessa ...Tratto dal romanzo omonimo di Makime Manabu, il film parte in maniera accattivante. Makime è infatti l'autore di storie di grande successo fatte di misteri fantastorici e delle loro occulte propaggini nel presente. Sempre da suoi romanzi sono stati tratti sia Shikaotoko aoniyoshi, drama dell'anno del 2008, sia il film Kamogawa horumō (Battle League Horumo, 2009), ambientato a Kyoto. Qua è la volta di Osaka nell'ospitare misteri secolari ed esplosioni contemporanee ma il regista televisivo Suzuki Masayuki non sembra avere la stoffa per costruire una storia convincente. Nonostante l'ampio materiale a disposizione, il film non trova mai una direzione univoca: un po' è commedia, un po' dramma storico-politico, un po' film d'azione. Ne risulta una piattezza emozionale che si estende anche alle performance di attori peraltro bravi e apprezzaibili com Tsutsumi Shinichi e Nakai Kiichi. Ayase Haruka è addirittura ridotta a un ruolo macchiettistico, mentre Okada Masaki è inconsistente come sempre. [Franco Picollo]
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COMMENTI (1)
Inviato il 18 marzo a 14:31
Ciao, volevo far presente che ho fatto amatorialmente i sottotitoli di questo film, e sono disponibili nel mio livejournal, insieme ad alcune note storiche e culturali ad esso relative.