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Principe azzurro dei miei stivali

Creato il 09 aprile 2011 da Lacocchi @laCocchi
Nella vita di una donna, ahimè, capiterà sempre di incontrare un Principe dei miei stivali. E' una costante, un po' come la Candida: una volta nella vita colpisce tutte le gentili signorine. E non è mai piacevole.
E non state li a festeggiare se ancora non vi è successo, mi spiace rovinare i vostri piani, ma prima o poi succederà. Sia la candida, sia incontrare un principe dei miei stivali.
Dovesse non capitare, non mi resta che dire che siete davvero donne fortunate.
Il problema fondamentale nella vita di noi single in cerca di un ragazzo (anche part time) è che gli uomini bravi, belli e da sposare sono gran pochi. E, molto spesso, sono fidanzati con qualcuna.
Che non sei mai tu.
E nella ricerca di un ragazzo decente, si incontrano queste personalità a parte, denominate anche principi dei miei stivali.
Perché sono tutt'altro che azzurri, tutt'altro che perfetti, tutt'altro che sposabili, tutt'altro che affidabili.
Esistono molte tipologie di Principe Azzurro dei miei stivali. Andiamo con ordine.
Il deciso immaginario. Il deciso immaginario è uno che nella vita prende decisioni a caso. Che pensa di essere molto deciso, di sapere cosa vuole, ma in realtà, manco sa di essere al mondo.
Se siete incappate in questo principe, vi sentirete, per tutto il tempo della vostra non relazione, delle povere sceme che rincorrono questo eterno indeciso, delle cretine, perché non capirete mai quello che lui vuole, quello che sta cercando di dirvi. Perché nemmeno lui lo sa.
Deciso immaginario è il tipico che, dopo un bacio appassionato, vi dice: "Che cosa stiamo facendo?" "Ci baciamo?" "Ma siamo sicuri che vogliamo farlo?" "Non so, vogliamo giocare a carte?" "NON SCHERZARE, PER FAVORE."
E poi comincerà a raccontarvi che vi ama, ma non è pronto. Che è tutto bellissimo, ma in realtà è bruttissimo. Che vuole stare con voi, ma in realtà vuole stare anche con quella bella fica che ha incontrato l'altro giorno al pub.
Il deciso immaginario va a giorni: ci sono giorni in cui ha deciso che vi ama alla follia, vi prometterà matrimonio e anelli di fidanzamento, bambini con i vostri capelli e i suoi occhi, viaggi e vacanze tutte spesate perché "Voglio stare un po' con te da solo, tranquilli".
Il giorno dopo, deciso immaginario ha già cambiato idea: non è più sicuro di volere bambini con i vostri capelli e i suoi occhi, non è sicuro di amarvi, forse dovremmo aspettare un po', verrà il momento giusto per stare insieme e comunque sai che per me sei importante.
Deciso immaginario poi scomparirà, probabilmente a fare si o no con le margheritine nei prati fioriti per decidere se stare con voi o no.
E un mese dopo avrà deciso che il vostro momento giusto in realtà non esiste, e i bambini li vuole con gli occhi suoi. E i capelli di un'altra.
Vento di ormoni.
Il principe dei miei stivali "Vento di ormoni" è, per prima cosa, bellissimo.
E' così bello che vi chiedete perché mai voglia uscire con voi.
Vento d'ormoni vi porta fuori a cena, vi sembra tutto così carino e gentile, vi parla della sua famiglia, vi chiede che cosa fate questa settimana, vi dice che vorrebbe rivedervi.
Poi vi accompagna alla fermata dell'autobus e vi manda pure un messaggio.
E' fatta. Dite. Tra di voi. L'ho trovato. E' lui. Vi scrive tipo: "Che bella serata. Il posto che hai scelto era bellissimo. Sei veramente speciale. Mi è piaciuto molto parlare con te." 
Roba che una già si vede fidanzata nella casa di campagna a conoscere la mamma durante la stagione di tiro al piattello nel Kent.
E poi uscite la seconda volta e questo manco finito di mangiare vi mette la lingua in bocca e vi dice: "Andiamo da te?" "Scusa?" "E' che la volta scorsa era tardi e il giorno dopo dovevo andare a lavorare. Domani invece sono libero."
E quindi vento di ormoni  finge di essere gentile, per averla in fretta. Se poi alla seconda uscita non gliela date, non vi cercherà mai più. Ma non vi cercherà più in qualunque caso.
Alla faccia che gli era piaciuto tanto parlare con voi.
Il bel smemorato.
Con Principe dei miei stivali bel smemorato è una cosa veloce, rapida ed indolore.
Non passate mesi a rincorrervi come con deciso immaginario, ne cene fuori a cercare di evitare i baci con lingua di vento di ormoni.
Bel smemorato lo conoscete una sera a caso perché non si sa. Vi siete visti e vi piacete. Decidete di andare fuori a cena, poi a bere qualcosa, anche con i suoi amici.
C'è quel "ci provo-non ci provo" molto divertente: manine che si sfiorano, sguardi seguiti da sorrisi, "Vado a prendere da bere- vengo anche io."
E' ormai la fine della serata, voi siete tutti un po' allegri, sto ci provo non ci provo oramai ha rotto e volete anche un ci provo seriamente perché lui ci piace.
Decidete di andare a ballare.
Mentre camminate, o salite in macchina, o prendete un taxi, lui vi dirà: "Non posso. Sono fidanzato."
"Cosa?!" "Eh, sono fidanzato. Se non torno a casa la mia ragazza mi ammazza." "Ma scusa, dirlo prima?" E lui ora si farà piccolo piccolo, e stordito e ubriaco vi dirà: "Mi ero scordato."
Come ci si scorda del bucato nella lavatrice, in pratica.
Il trombateur de tutt le femmes.
In questa categoria rientrano tutti i single over 30 con quella tendenza a restare ventenni con il cervello e con il pene, in un corpo e in un lavoro da adulti.
Il trombateur de tutt le femmes è un fico. Nel senso che è proprio bellissimo. Potrebbe fare l'attore. Ha anche un po' questo fascino del più grande, vissuto, maturo, trombatore seriale.
Insomma: è proprio irresistibile per tutt le femmes, e lo sa benissimo, e colleziona femmine di tutti i luoghi e di tutti i continenti. Colleziona anche numeri di telefono che non userà mai più una volta ottenuto il premio.
Lui non amerà mai nessuna. Ma se le farà sempre tutte.
Trombateur de tutt le femmes, come tutti i belli, è un egocentrico a livelli cosmici. Di quelli che il suo ego vorrebbe prendere il tuo posto sulla sedia mentre siete fuori a cena e ascoltarsi da solo. Di quelli che di quello che fai tu, non gliene può fregare di meno.
Lui non ti fa domande, non ti chiede nulla della tua vita. Niente. Mica gli interessa.
Ti racconta delle ex, di quelle con cui è uscito, di quella volta che questa si è addormentata, di quell'altra volta quando lui le ha detto che se ne poteva andare, delle altre 32 italiane con cui ha avuto una storiella...
Tu poi parli un po' e lui si accorge che non sei del tutto tonta, pronta a smutandarti allo schioccare delle sue dita e allo scoccare del finire della cena, e ti dice: "Ma lo sai che sei proprio intelligente e bella?"
E voi per un attimo ci sperate, di averlo conquistato. Poi in realtà vi accorgete che lo stava dicendo al suo ego, che nel frattempo vi ha gettato giù dalla sedia e ciao. Ciao. A mai più.
Il principe di 'sta ceppa.
Il peggiore di tutti gli esemplari di principi dei miei stivali.
Lui è quello che sembra il principe azzurro perfetto, e poi si rivela il peggior esemplare di stronzo.
Ha una bella casa, un bel lavoro, è bello, simpatico, divertente, vi chiama, vi corteggia e vi porta in dei posti bellissimi e parlate un sacco, e non vi parla delle sue ex, non vi chiede di andare a casa vostra dopo la prima cena, non è fidanzato, e non si è scordato di dirvi nulla.
Vi viene il dubbio che sotto tutta questa perfezione si nasconda una cacata. Ma pare di no.
Vi porta in giro per la città, vi fa scoprire cose nuove. Ti chiede moltissime cose e sembra pure interessato, e ti da consigli.
E' tutto perfetto. E con tutto intendo tutto. Pensate che l'avete trovato: è lui il principe.
E' li che lui vi fregherà.
Nel momento in cui voi cominciate a pensare che è qualcosa, che insomma, non sono più due uscite ma sono tipo 45, che si va d'accordo e ci si presenta agli amici, è li che lui vi chiamerà (perché non riesce a vedervi in faccia e dirvi la verità) e vi dirà: "Mi spiace, non riesco ad andare avanti. Non sono fatto per fare il ragazzo. Non sono fatto per fare il tuo ragazzo. Sei troppo per me. Sono un'idiota. Non buttare giù il telefono, ti prego, parliamone."
Si, parliamone. Parliamo di quanto non sei fatto per fare il principe ne il ragazzo.
Ma di quanto sei principe di 'sta ceppa ne vorrei proprio discutere.
Questi sono solo alcuni dei principi dei miei stivali che una ragazza può incontrare nella dura giungla della singletudine.
Io sono single, e non dispero. Anzi.
Perché care mie, poteva andarci peggio: a quest'ora potevamo essere fidanzate con uno di questi principi dei miei stivali.
E allora si, che erano cazzi amari.

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