Quella che propongo per questo Venerdì del libro è la lettura della buona notte che abbiamo terminato ieri sera: l'abbiamo letta in due serate perchè è lunga per essere letta tutta d'un fiato (soprattutto quando la mamma ha un sonno che non riesce a reggere....).
Si tratta di Principessa Piccolina, un libro che comprammo tempo fa ma che non avevamo ancora preso in considerazione. L'altra sera è stata mia figlia a sceglierlo come lettura della buona notte ed anche l'ometto di casa ha ascoltato con attenzione fino a che non è sprofondato tra le braccia di Morfeo (eravamo alla seconda pagina povero cucciolo... e quando, la sera successiva, abbiamo ripreso la lettura è rimasto interdetto ed ha chiesto: "Ma quando abbiamo letto tutto il resto? Io sono rimasto all'inizio della storia"... non vi dico le risate della sorella!).
Apro una parentesi per dire che secondo il mio punto di vista, pur avendo una copertina in cui domina il rosa, con una principessa in primo piano, non è una lettura da femmine. Sono sempre stata e resto dell'idea che le storie siano storie e non abbiano sesso... nel senso che possano essere proposte indifferentemente a bambini e a bambine a prescindere dall'argomento. A tal proposito devo dire che i miei figli sono fonte di grande soddisfazione visto che non fanno differenza di genere quando proponiamo di leggere un libro o l'altro...Tornando a noi, la storia in sintesi: un re ed una regina non riescono ad avere figli e chiedono aiuto a delle maghe... solo una si dimostra in grado di aiutarli ma... per una serie di circostanze ha uno scontro verbale con i re per cui quando fa l'incantesimo cerca di vendicarsi... Alla regina nasce, dopo nove mesi, una bambina bellissima e con la voce di un usignolo che, ad un certo punto, finisce di crescere. Resterà per sempre piccina come una bambina. I genitori si vergognano di lei e la chiudono nel castello senza farle mancare niente... ma ad un certo punto arriva un principe attirato dalla sua splendida voce che vola libera nell'aria malgrado i tentativi di re e regina di segregare la piccola.
Che succederà?
Non sveliamo tutto, altrimenti che gusto c'è?
Mi limito ad alcune considerazioni. Per prima cosa ai miei occhi è emerso il tentativo dei genitori di proteggere la bambina dalla cattiveria del mondo... e, a dire il vero, li ho anche compresi. Poi però mi sono resa conto - ovviamente non è che servisse la storia... ma ha favorito questa riflessione - che i genitori non possono proteggere i figli per sempre dal giudizio della gente... e che spesso sono proprio i genitori che si fanno dei problemi in testa quando, poi, in realtà, magari sono di dimensioni molto ridotte.
Poi emerge la diversità... questa bambina abituata a sentirsi diversa - perchè di fatto trattata come diversa - tenta di sottrarsi all'amore perchè crede di non meritarselo.
L'amore del principe sarà più grande delle paure della piccola principessa? Sarà in grado di far ricredere il re e la regina tanto da permettere loro di aprire le porte non solo del loro cuore ma, soprattutto, della stanza della principessa?
Bella storia. La suggerisco e, torno a dirlo, non solo per bambine ma anche per maschietti. C'è sempre un principe, no? E, tra l'altro, ha un importantissimo ruolo.
ps. molto interessante anche la prefazione di Costalunga che racconta come è nata questa storia. E' una storia nella storia. Merita. ***Principessa piccolinaUlf Sark - traduzione di Pino Costalunga, illustrazioni Carla ManeaGruppo Editoriale Raffaelloeuro 10.00