Nel percorso di studio del taiji quan mi domando spesso quale sia il requisito fondamentale richiesto a uno studente.
La passione per la materia in questione è sicuramente uno dei principali come il desiderio di aumentare le proprie nozioni e, in alcuni casi, la volontà di trasmettere questo sapere.
Sono però solo una piccola parte dei requisiti indispensabili. Qualcosa mi sfuggiva.
La risposta è finalmente apparsa quando ho letto casualmente gli insegnamenti in cinque punti di un autore cinese ignoto che citava:
Indaga e domanda
Indagare e domandare in quale senso? E a chi?
Indagare come ricercare, leggere libri cercando la scintilla di conoscenza che contengono. Confrontare, esaminare, scartare se necessario, sperimentare in prima persona.
E domandare a chi sta già percorrendo lo stesso cammino, con rispetto e senza pregiudizi. Indipendentemente dal livello raggiunto la conoscenza si incontra con improvvise illuminazioni.
Sintetizzando in una parola sola: curiosità.
Non fretta di imparare una tecnica in più, non “… cosa viene dopo questa?”, ma reale voglia di capire. Non a caso gli ideogrammi cinesi per “curiosità” includono i concetti di: bene, meraviglioso e cuore.
Il significato di una tecnica, la sua applicazione, il tipo di energia richiesta si rivelano solo a chi non ha fretta di passare oltre. La qualità opposta alla quantità.