Le revenues pubblicitarie per l’on line continuano ad essere assolutamente marginali sia rispetto alle attese che complessivamente.
L’idea di far pagare i contenuti on line non ha ancora trovato un modello convincente.
Alcuni editori statunitensi, preso atto della situazione, investono in comunicazione per valorizzare la lettura “tradizionale” delle versioni cartacee delle loro pubblicazioni.
Secondo quanto riportato dal WSJ, dall’ inizio di maggio vedrà la luce una campagna, pianificata sui maggiori mezzi di comunicazione del paese, il cui messaggio mira a far rivalutare al lettore il piacere della lettura su supporto cartaceo.
Cinque tra i big players del mercato editoriale statunitense, tra i quali Time Warner, Advance Publication [Conde Nast] e Hearst, hanno scelto come testimonial il campione di nuoto Michael Phelps per sostenere che la lettura sul web è una lettura distratta, non approfondita, rispetto a quella su carta.
“We surf the internet, we swim in magazines” recita l’headline dell’annuncio per il quale sono previste complessivamente 1400 uscite su testate quali People e Vogue, con un investimento stimato intorno ai 90 milioni di dollari, che nella body copy prosegue, offrendo diverse argomentazioni a supporto della stampa a cominciare dai tassi di incremento della readership segnalati.
L’annuncio, seppur pianificato su riviste consumer sembra più orientato agli addetti ai lavori ed, ovviamente, in particolare agli investitori pubblicitari.
L’ iniziativa, a distanza di pochi mesi da quella effettuata in Gran Bretagna, sembrerebbe confermare una rinnovata fiducia nella stampa da parte degli editori.