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Priscilla, la regina del deserto

Da Marcoemaia

Priscilla è il musical ispirato a Le avventure di Priscilla, regina del deserto, un film australiano del 1994.

Parla di tre drag queen che partono alla volta di un casinò nel deserto a bordo di Priscilla, un pulmino scassato ma dotato di ogni comfort. E parla del loro incontro con i rozzi campagnoli australiani e con gli aborigeni, dei problemi, degli amori e delle amicizie che nasceranno lungo il loro cammino.

Priscilla, la regina del deserto

Infracicato di canzoni gaissime, anni ’70 e ’80, come I will survive, It’s raining men, True Colors, Girls just wanna have fun, Like a Virgin, Hot Stuff e molte altre, il musical è un tripudio di fucsia (come la mappa dell’Australia tracciata a rossetto che fa da sipario), boa, paillett, costumi esagerati, muscoli scolpitissimi del corpo di ballo, parrucche enormi, poltone a forma di sandalo argento, coreografie ammiccanti e provocatorie, allegria e sguaiatezza. Due ore e mezzo di battimani, coriandoli e divertimento. Non il massimo come voci, decisamente meglio sul piano balli e scenografie. Priscilla è un pullmino argento ma anche uno schermo su ruote che si illumina e sul quale vengono proiettate immagini di pois, paperette e spray rosa. Le tre coriste scendono sempre dall’alto come angeli soul. Indimenticabili le scene dell’imitazione di Tina Turner, del rifacimento del video di Like a Virgin e del viaggio con gli animali morti sparati che si trovano abitualmente sulle strade del deserto, tra i quali un Teletubbie viola con borsetta (povero!).


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