Il rispetto per la carica istituzionale. Nel primo episodio Ferrara dice, giustamente, che Berlusconi, a differenza di Strauss-Kahn, non è stato accusato di violenza, ma non è questo punto che ci interessa. Con veemenza egli invita il conduttore ad avere rispetto per la figura istituzionale che Berlusconi rappresenta. Il che, ancora una volta è giusto. Vi sono figure istituzionali che vanno rispettate profondamente, perchè incarnano le lotte condotte per raggiungere la libertà, in quella forma di governo che ora riteniamo come sua migliore rappresentante, la democrazia. Tutti i cittadini sono tenuti a rispettare queste figure istituzionali, e non parlo solo delle prime quattro cariche dello Stato. Tutti. Compreso Berlusconi. Il Presidente del Consiglio deve tenere un comportamento degno dell'alto incarico che riveste. E' vero che nessuno di noi è un santo, come dirà ancora Ferrara, ma anche nel non esserlo (santo) ci sarà una gradazione: si potrà andare, per esempio, dalla scappatella alle feste sataniche. Allora, solo perchè uno è nella sua privacy sono permesse tutte le attività, purchè non illegali, e questo è ancora ascrivibile come rispetto per la propria carica? In più, Berlusconi, spesso e volentieri dà segno di non rispettare pienamente la magistratura, anche se parla sempre di parte della magistratura. Le ipotesi che fa sono talmente gravi che non si capisce perchè non abbia reagito nelle sedi più opportune, e cioè i tribunali stessi. Se è solo parte della magistratura che è politicizzata ce ne sarà un'altra parte, non politicizzata, che potrà smascherare il complotto: basta denunciare quei magistrati che indagano su di lui. Già da questi due fatti sembra emergere che quel rispetto giustamente chiesto per la Presidenza del Consiglio forse non è altrettanto dimostrato dal suo attuale inquilino, che si lascia andare, in pubblico, ad accuse gravi senza che seguano atti conseguenti e, in privato e a volte anche in pubblico, ad atteggiamenti che sollevano qualche perplessità.Queste osservazioni per dire, banalmente, che Berlusconi è un inquilino temporaneo della Presidenza, ed è tenuto a rispettarla come tutti noi, o forse anche un po' di più. Posta l'equivalenza, spesso, nel sentire comune, di carica e rappresentante, la presenza di alcuni deputati della maggioranza sotto inchiesta della magistratura, insieme ad altri alti dirigenti pubblici, quella di un Ministro dell'Economia che afferma di pagare un affitto in denaro contante senza ricevuta, lo stesso Berlusconi che effettuerebbe dazioni in contanti senza rispettare la legge antiriciclaggio oppure la qualità di alcune persone di cui si circonda questo, unito a quello che emerge dalle intercettazioni (punto fondamentale: ma, sono lecite o no queste intercettazioni? si veda qui) sono tutti elementi che stridono con l'imperativo di rispettare i simboli della democrazia. La gente pensa: ma se non rispettano loro per primi (i politici) il ruolo che ricoprono, perchè dovremmo rispettarlo noi?E non mi si venga a dire che i politici rispettano, loro per primi, il loro ruolo, perchè questa affermazione sarebbe la prova della presenza di ipocrisia. Dunque, la veemenza nell'esprimere queste opinioni va benissimo, però secondo me prima vanno indirizzate verso l'ambito politico.
La distruzione di una prova legittimamente formata, che impedisca, di fatto, l’utilizzo delle intercettazioni anche nei confronti di terzi che, solo occasionalmente hanno interloquito con il parlamentare, ha rappresentato sino ad oggi “una immunità a vantaggio di soggetti che non avrebbero comunque ragione di usufruirne” [1]La polemica sulle intercettazioni mi sembra sterile o meglio, viziata. Ognuno di noi, durante la sua giornata tipo, è soggetto a potenziali violazioni della sua privacy. Da parte delle varie videocamere sparse un po' ovunque, dal supermercato al distributore di benzina all'autovelox. Pure internet non è immune da questo tipo di violazioni. Il più delle volte le accettiamo come prezzo da pagare per una maggiore sicurezza, altre volte le subiamo per difetto delle normative. Perchè un parlamentare, quando non è messo in discussione l'esercizio delle sue funzioni (come avviene in ogni sistema democratico, si veda qui), dovrebbe considerarsi violato nella sua privacy mentre a noi questo privilegio non è concesso? Vorrei ricordare, come piccolo esempio, che nel mondo anglosassone (scusate l'autocitazione)
In Gran Bretagna (e in altri paesi) vige il cosiddetto Sistema Westminster, e cioè basato su un sistema di Governo Parlamentare democratico come quello inglese. Il termine viene da Westminster Palace, che è la sede del Parlamento. Quello che viene chiamato privilegio parlamentare, protegge il membro del Parlamento dalla responsabilità civile e penale per atti o dichiarazioni fatte nell'ambito dell'esercizio delle proprie funzioni, formula che troveremo sempre, come detto. Un aspetto particolare, conseguenza diretta di questa immunità, è che ai membri del Parlamento sono proibite certe parole o fare allusioni al fatto che un altro parlamentare stia mentendoYou can't say that!Language and expressions used in the chambers must conform to a number of rules. Members may not:Però l'immunità parlamentare non si estende ai reati penali al di fuori dell'esercizio delle proprie funzioni. Inoltre, questi privilegi parlamentari sono controllati dal Comitato sulle Norme e i Privilegi, il quale, in considerazione di condotte disdicevoli, può revocarli. Due motivi validi per vedersi rimossi i privilegi o essere addirittura espulsi dalle Camere sono: falsa testimonianza in Parlamento e aver preso tangenti!
- accuse other Members of lying
- use abusive or insulting language
- refer to the alleged views of members of the royal family;
- refer to matters before a court of law (except when discussing legislation) [1]
[1] Intercettazioni indirette.