Le guerre sono motivate da, e risultano in, privatizzazione e de-nazionalizzazione di proprietà pubbliche. Allo stesso modo, le privatizzazioni portano alla guerra per proteggere e prevenire la ri-nazionalizzazione di industrie strategiche. Le privatizzazioni sono di frequente accompagnate o seguite dalla concessione di basi militari, rafforzando così la presenza coloniale e indebolendo la sovranità di stati del terzo mondo. Come minimo le privatizzazioni sono quasi sempre accompagnate da “accordi cooperativi” militari ed “accordi di difesa reciproca” che in effetti permettono la presenza di consiglieri militari americani nei ministeri della difesa, l’indottrinamento e training di ufficiali militari ed una “formula legale” che permette l’intervento militare USA se e quando un regime cliente è minacciato. In altre parole la privatizzazione e de-nazionalizzazione indebolisce gli stati del terzo mondo – priva lo stato di risorse economiche, redditi e leve di potere, mentre restringe severamente la sua sovranità. Clienti indeboliti spesso forniscono soldati mercenari per future guerre coloniali ed imperiali di occupazione come in Iraq, Afghanistan ed Haiti.
James Petras su Proteo, N. 2/2005