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Privazione di libertà VS Privazione di libertà

Creato il 17 settembre 2011 da Kris @zinfok
Privazione di libertà VS Privazione di libertàDalla rete arrivano le "minacce" degli ultimi tempi. Una "isola felice e sicura" su cui si possono riversare tutte le cose buone e cattive del mondo. L'ultimo affronto viene da Lista outing, attivisti anonimi, che il 23 settembre pubblicherà dieci nomi di parlamentari omosessuali non dichiarati. Questo per "mostrare l'ipocrisia della classe dirigente italiana, che non riesce ad applicar leggi contro l'omofobia". Una crociata inesorabile che sfida il nostro parlamento, già messo a dura prova dalla crisi in corso e dalla poca credibilità accumulata in questi ultimi anni. Le critiche, anche all'interno del movimento LGBT, non sono mancate: Paolo Patanè (presidente dell'Arcigay) ritiene che sia "una forma violenta di protesta e che il movimento LGBT non si batte violentemnte per acquisire i suoi diritti". Io personalmente non credo sia una iniziativa giusta, per il semplice fatto che il coming out è un processo personale, dettato da dinamiche personali che qualificano la libertà di un individuo; in questo caso si parlerebbe di outing, ovvero terzi che rivelano l'omosessualità del soggeto in questione pregiudicandone la libertà di pensiero e di decisione . Insomma, non si può privare una persona della propria libertà decisionale. Non è legittimo, soprattutto se fatto anonimamente, mettere nero su bianco nomi di politici non dichiaratamente omosessuali. Condivido la rabbia per un'ipocrisia dilagante e delegittimante. La chiesa, insieme ad alcuni ambienti politici, alimentano un'odio a senso unico che è difficile da cambiare. Ma non credo sia la via giusta per combattere questo sistema offensivo, perché è altrattanto offensivo lo stesso sistema di privazione della libertà.
Vi consiglio di esprimere anche voi un parere. Su Wired troverete un sondaggio con i pro e i contro.  

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