Privazioni

Molto facilmente avevo scelto, per il nuovo anno, il mio cattivo proposito (siccome quelli buoni non mi riesce mai di realizzarsi, provo con la psicologia inversa):
darmi all'alcol, così da essere più convincente quando canticchio "godo molto di più nell'ubriacarmi, oppure a masturbarmi o al limite a scopare".
Ma il nuovo anno aveva in serbo per me notizie inattese: la gastrite.
Perciò non solo la mia carriera enologica è finita prima di cominciare, ma da giorni Fratello mi deve seppellire sotto pile di Kilim quando vado in crisi d'astinenza da caffè.
Quindi scomoderò il vecchio Francesco sempre sul solito pezzo
"tu sei molto, anche se non sei abbastanza e non vedi la distanza che è tra i miei pensieri e i tuoi,
tu sei tutto ma quel tutto è ancora poco..."
e mi appresterò a tracciare - su quest'inarrivabile leitmotiv - i profili più significativi di quasi dieci anni (nel 2012, ma mi porto avanti in vista della profezia maya) di uscite con l'altro sesso.
Ma forse prima mi servirà un caffè.