Riceviamo da Federico Borluzzi e volentieri pubblichiamo.
Desidero protestare contro l’uscita del senatore dell’Union Valdotaine, Antonio Fosson, relativa al trattamento riservato alle Regioni a statuto speciale nell’ambito della versione definitiva, votata in Senato, della manovra per il rientro dal deficit. Fosson afferma: “Tale manovra prevede una somma per le Regioni a statuto speciale addirittura superiore a quella prevista per le Regioni ordinarie: 8 milioni di abitanti di queste cinque Regioni a statuto speciale pagano il 65 per cento del totale. Questo mi sembra più che ingiusto e non equo”.
Trascurando quel capolavoro dell’ ”addirittura”, indicante ingiustificato stupore per il fatto che le Regioni speciali non sono come sempre favorite per una sottintesa quanto inesistente concessione divina, Fosson dimostra di ritenere i residenti in Valle persone prive di capacità di analisi. Infatti, il suo riferimento all’equità avrebbe senso se, prima della manovra, le Regioni a statuto speciale godessero dello stesso trattamento riservato alle ordinarie dallo Stato; ma così non è, il rapporto è sbilanciatissimo a favore delle speciali e quindi il commento è pura propaganda.
La sola Valle riceve oggi un novanta per cento di ogni tassa che diverrà presto cento per cento, più un anacronistico importo sostitutivo dell’Iva che, sommato al riparto, fa giungere in Valle oggi, complessivamente, una cifra superiore di oltre il venti per cento rispetto a ogni tassa qui prodotta. Tale importo sostitutivo, da solo, supera oggi i trecento milioni di euro annui: è, quindi, ben oltre il doppio della decurtazione, riservata alla Valle, dei privilegi statali che hanno contribuito a imporre un necessario riassetto dei conti italiani. Chiaro che, se esteso a tutti, tale trattamento causerebbe il fallimento totale dell’azienda Italia. Critico Fosson per l’impudenza di tali affermazioni, offensive verso la capacità critica dei lettori. Con tali commenti il senatore si caratterizza come persona di parte in quanto sposa le bugie che il suo partito sciorina in ogni campo; oltretutto, il cattolico Fosson non pare in sintonia con l’ottavo comandamento quando fa politica.





