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Pro… ana? WTF?

Da Rory

Pro… ana? WTF?

Volevo postare una mia foto con espressione sconvolta e questa direi che fa abbastanza pajura. Purtroppo anche se dormo 18 ore al giorno, ho delle occhiaie spaventose… avete per caso consigli?

Miei amatissimi, l’argomento di oggi sono gli allucinanti blog pro ana. Era tempo che volevo dire la mia in proposito e oggi, leggendo le sempre ottime Vipere, mi è venuto in mente di scrivere questo post.

Premetto che in  passato, quando ero veramente giovane (sic) ho avuto anche io parecchi problemi con il mio corpo, come capita un po’ a tutti, purtroppo. Eviterò di tediarvi raccontandomi tutte le mie peripezie, i perché ed i percome e passerò direttamente al fulcro della questione. Eviterò di linkare i blog perché mettono una tristezza infinita e l’ultima cosa che voglio è che i miei amati lettori si appucundriscano più di tanto.

Il filo conduttore di questi blog, tenuti in prevalenza da ragazze, oltre all’ossessione per la magrezza, è relativo ai problematica dei rapporti familiari. Non voglio fare della psicologia da salotto, ci mancherebbe, però è una cosa che salta proprio all’occhio leggendo solo una manciata di post. Poi ci sono i problemi a scuola, con gli amici, nel mondo del lavoro. E questo male di vivere si trasforma nella conta certosina delle calorie, nel pensare che la felicità sia racchiusa in un jeans taglia 40 e amenità del genere, che fanno paura, oltre che tanta pietà.

Una tizia mette in ogni post foto di modelle o ragazze magrissime riportando, oltre a qualche pensiero, tutto quello che ha mangiato nel corso della giornata:

D.A. di oggi: Colazione: aria Spuntino: aria Pranzo: aria Merenda: una mela (90 kcal) Cena: pasta in bianco (circa 400 kcal)
Leggere “colazione: aria”. Mi ha lasciato basita. Ma perché fanno questo? Perché nessuno interviene? E soprattutto… a che cosa serve? L‘autrice di un altro blog, invece, scrive come se lei stessa fosse l’anoressia, che chiama col simpatico soprannome di Ana e le dà voce come se questa fosse una persona, la sua migliore amica.
Permettimi di presentarmi. Il mio nome, o quello datomi dai cosiddetti “medici”, è Anoressia. “Anoressia Nervosa” è il mio nome per esteso, ma tu puoi chiamarmi Ana. Possiamo diventare auspicabilmente grandi socie. Nei prossimi tempi, investirò molto tempo con te, e mi aspetto lo stesso da parte tua. In passato avrai appreso che tutti i tuoi insegnanti e i tuoi genitori hanno parlato di te come ” così matura “, ” intelligente “, con “così tanto potenziale”. Domanda: questo ti basta? Assolutamente no! Non sei perfetta, non fai abbastanza fatica, più avanti non potrai più perdere il tuo tempo a pensare, a parlare con gli amici e a disegnare! Tali atti di indulgenza non saranno permessi in futuro. I tuoi amici non ti capiscono. Non sono imparziali. Mi occuperò di far diminuire il tuo apporto calorico e farti aumentare l’esercizio fisico. Ti spronerò al limite. Dovrai accettarlo, perchè non puoi sfidarmi! Sto iniziando a introdurmi dentro di te. Ben presto sarò sempre con te. Sono con te quando ti svegli al mattino e quando corri su per le scale. Le persone a dieta diventano sia amiche che nemiche e nei tuoi pensieri frenetici pregherai di essere calata rispetto a ieri, alla scorsa notte, ecc. Guardati con sgomento nello specchio. Sollecita e scaccia il grasso che è là e sorridi quando sporgeranno le ossa. Sono con te quando formuli il tuo plan quotidiano: 400 calorie, 2 ore di esercizio fisico. Sono io che faccio questo, perché da ora i miei pensieri e i tuoi sono fusi insieme come fossero uno. Ti seguo durante il giorno. A scuola, quando la tua mente vaga, ti dò qualcosa a cui pensare. Riconta le calorie della giornata. Sono troppe. Riempio la tua mente con pensieri sul cibo, sul peso, sulle calorie e cose che a pensarle danno sicurezza. Perché ora, sono già dentro di te. Sono nella tua testa, nel tuo cuore e nella tua anima. La fame dà dolore, e tu fingi di ritenere che io non sia dentro di te. Ben presto ti dirò che cosa fare non solo col cibo, ma che cosa fare TUTTO il tempo. Sorridi e annuisci. Presentati in buono stato. Risucchia quel grasso che hai nello stomaco, maledizione! Dio, sei una tale vacca grassa!!! Ti dico cosa fare quando arrivano le ore dei pasti. Faccio un sembrare un piatto di lattuga come una festa andata bene ad un un re. Rifiuta il cibo. Fai credere di aver mangiato qualcosa. Nessun pezzo di qualsiasi cosa ……se mangi, tutto il controllo verrà spezzato…E’ questo che DESIDERI?? Ritornare di nuovo ad essere la VACCA GRASSA che eri una volta?? Sarai sempre grassa e non sarai mai bella come loro. (…)Quando guarderai nello specchio, distorcerò l’immagine del tuo riflesso. Ti mostrerò obesa e ripugnante. Ti mostrerò un lottatore di sumo dove in raltà c’è un bambino affamato. Ma tu non lo devi sapere, perché se venissi a sapere la verità, potresti ricominciare a mangiare e il nostro rapporto finirebbe per schiantarsi. Talvolta ti ribellerai. Si spera comunque non spesso.(…)Il tuo stomaco diventerà gonfio e grottesco, ma ancora non ti fermerai. Tutto il tempo ti grido di fermarti, tu vacca grassa, tu realmente non hai nessun controllo di te stessa, tu ingrasserai. Quando ti sarà addosso ti riaggrapperai a me, mi chiederai consiglioperché in realtà non vuoi ingrassare. Hai infranto una regola cardinale e hai mangiato, e ora mi vuoi. Ti trascinerò in bagno, sulle tue ginocchia, a fissare nel vuoto della tazza del cesso. Le tue dita saranno ti si cacceranno in gola e, non senza un bel po’ di sofferenza, la tua festa di cibo risalirà. Questo deve essere ripetuto, fino a quando non sputerai sangue e acqua e ti renderai conto che è tutto andato. Quando ti rialzerai, avrai una sensazione di vertigine. Non svenire. Alzati immediatamente. Tu vacca grassa questo dolore lo meriti! Forse la scelta di sbarazzarsi della colpa è diversa. Forse ho scelto di farti prendere lassativi, dove ti siedi sul cesso fino alle prime ore del mattino, sentendo le tue viscere rimpicciolirsi. O forse ti faccio fare solo del male da te.Tirare testate contro il muro fino a quando non ti prendi un’emicrania palpitante. Anche tagliarsi è efficace. (…) Perché ora, sono la tua unica amica e sono l’unica di cui hai bisogno per piacere. Ho un punto debole. Ma non dobbiamo informarne nessuno. Se decidi di contrastarmi, tenderti verso qualcuno e dirgli come vi rendo vivi, tutto l’inferno si libererà. Nessuno deve scoprire, che nessuno può rompere questo rivestimento con cui ti ho coperta. Io ho creato te, questa sottile, perfetta, bambina di successo. Sei mia e mia e sola. Senza di me, non sei nulla. Quindi non combattermi così. Quando gli altri commentano, ignorali. Passaci sopra, dimenticati di loro, dimenticati di chiunque provi a portarmi via. Sono il tuo bene più grande e intendo mantenere questa cosa. Sinceramente, Ana -
Questa lettera fa riflettere veramente tanto. E mi fa domandare, ancora una volta, se c’è una risposta a tutte queste follie.


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