Pro e contro del backpacker e come fare backpacking in Inghilterra

Creato il 01 aprile 2013 da Koalalondinese @farego
by Koala Londinese on Apr 1, 20139:25 pm No Comments


Anni fa non sapevo affatto cosa fosse un backpacker, o meglio, non mi era mai saltato in mente di essere a mio modo uno di loro.

Zaino in spalla, dormire alla buona, girare e girare con una sgualcita mappa in mano, mangiare panini comprati al super seduta sul ciglio del marciapiede, e cosí via …

Ci sono backpackers e backpackers, le sfumature variano da quello light and easy, a quello hard and risky.

C’e chi parte con due robettole in zaino, e si gira il mondo dormendo pure sotto le stelle e battendo in solitaria mete poco conosciute,  poi c’é chi almeno un tetto sopra la testa lo vuole avere, e quindi si rifuggia in hostelli o dorme su divani  disparati, ma in entrambi i casi l’arte del backpacking non é roba per tutti.

Nella mente comune c’é quell’idea del divertimento misto a scoperta dove troviamo un backpacker che cammina in flip flop, canotta e zaino sulle spalle, tutto rilassato e conscio della suo status figo di uomo di mondo.

Appena dici che sei un backpacker, in molti si immaginano questa figura mitologica di straccione misto eroe, che vaga per il mondo con due soldi in tasca ma felicissimo della sua scelta, insomma uno cool e pieno di storie da raccontare a cui si offre con piacere una birra pur di starlo ad ascoltre. Altri lo immaginano divorato dalle zanzare a dormire riverso dentro un sacco a pelo, uno che rimbalza tra hostelli sporchissimi e viaggi stipati in pullman da desperados, uno che insomma sta bello che scannato e quindi viaggia come puó.

Di sicuro il backpacking non é per tutti. Vedi il backpacking é uno stile di vita, perché viaggi con poco e di poco ti devi accontentare. Le comoditá sono spesso ridotte all’osso, quindi niente hotel di lusso, shopping sfrenato, viaggi comodi, cene ai ristoranti, e cosí via dicendo. Si cammina molto, si viaggia tanto sui mezzi pubblici o comunque meno costosi, si prendono aerei very low-cost, ci si muove ad orari piú disparati e si cerca di risparmiare su tutto e tutti.

Non importa che hai 18 anni come 40, tu devi avere bene in mente che se vuoi darti al backpacking allora non saranno tutte rose e fiori, anzi come si dice: backpacking is an attitude not a budget. Spesso si pensa che chi pratica questa soluzione economica di viaggio, é perché essenzialmente sei uno scannato 2.0 AKA uno che non ha un soldino ma siccome vuole lo stesso viaggiare, allora lo fa con quei pochi mezzi che ha a disposizione.

Il vero backpacker invece parte alla ventura perché non sente il bisogno di dormire in hotel di lusso, e vuole evitare i classici percorsi turistici ultra-battuti dal 90% di viaggiatori. Vuole viversi il viaggio nel vero senso della parola, muovendosi con poche cose e in totale assenza di valige, check in and chek out, polpette di turisti e pre-confezionati itinerari turistici.

Da qui la questione che appunto il backpacking is an attitude AKA il backpacking é uno stile di vita che ti porta a fregartene poco di dove poggerai la testa per andare a dormire, che non pranzerai nel migliore ristorante della cittá o finirai a girare pieno di shopping bags in mano. Un backpackers segue solo due bisogni: il wanderlust e l’indipendenza.

Certo puoi provare a viaggiare con un trolley dietro, ma non é di certo cosí easy trasportarselo lungo strade dissestate, scalate o sali-scendi fatti da un treno all’altro!

Il backpacker pro ha bisogno di poche cose, poche cose che possono tranquillamente stare in uno zaino anche perché non sa su quali mezzi viaggerá, se avrá degli imprevisti, cambi di rotta e cosí via.

Bisogna inoltre essere molto flessibili, perché se scegli di dormire in un hostello di certo ti ritroverai a condividere la tua stanza con altra gente, quindi altri standard di ordine e pulizia, poca privacy, bagni e cucine in comune e cosí via dicendo.

A questo punto caro amico o amica che mi leggi, se l’idea di viaggiare su di un semplice volo low cost ti fa venire i momenti di stress, allora il backpacking non fa per te!

Nel backpacking bisogna essere flessibili, ripeto, flessibili.

Non tutti sono disposti a dormire con emeriti sconosciuti che vanno e vengono, spesso poi non é cosí neanche easy dormire visto l’andirivieni di gente. Se qualcuno sta per dire ah! Ma ti fai tanti amici, ti dico subito che non tutti quelli che incontrerai sono simpatici e fighissimi, alcuni possono essere tipi “strani” o piú musoni … e poi molto dipende pure da te, da che tipo sei, perché mica siamo tutti dei simpaticoni che dove andiamo portiamo la festa.

Dall’altra parte peró tutto questo ti apre la mente in una maniera “epocale”, usi e costumi diversi dal tuo, storie e racconti altrui, mix culturali e linguistici, se sei elastico e ben disposto a non giudicare, allora questa é un’ottima occasione per imparare tante cose nuove e arricchire il proprio bagaglio culturale e personale. Quanto poi fa figo – se proprio vogliamo puntare sulla figaggine avere amici di tutte le parti del mondo?

Anyway non farti idee del forever, il backpacker é uno che vive in un teatro pieno di comparse che entrano ed escono, interagendo per un breve lasso di tempo con te, ossia il protagonista.

Abbiamo detto che un backpacker se ne frega del budget perché punta sull’esperienza personale, ma non sono tempi per partire con due soldi, e senza essersi fatti un bel budget plan calcolando quanto si intende spendere ogni giorno, si va ben poco lontani.

Il backpacking ti forma e/o rafforza il carattere, poiché come giá detto non é tutto rosa e fiori, e quindi ci devi stare con la testa specialmente se viaggi da solo. Non farti neanche venire in mente che chi parte per questi viaggi mistici/solitari, é perché va a ritrovare se stesso, anzi proprio perché ti ritrovi a dovertela cavare da solo, é molto importante partire con una grande confidenza in se stessi e nelle proprie capacitá.

Alcune volte ti potrai ritrovare a dover ributtare giú un percorso, bookare velocemente un hostello, aggiungere tappe che non avevi considerato, rifare i conti o virare verso altre mete e posti, e ti garantisco che soprattutto se si é da soli, ci vuole polso e sicurezza nelle proprie risorse e capacitá.

Se qualcuno ti dice che il backpacking non é roba per donne, ti garantisco che quel qualcuno non si é fatto un giretto online, e con questo  non sto dicendo che una ragazza deve viaggiare solo in compagnia di altra gente, e soprattutto scegliere mete ritenute sicure, perché ti garantisco che gli stessi accorgimenti di sicurezza e protezione vanno presi in condiderazione e usati anche dai signori maschietti.

Nulla é sicuro ma da qui al farsi frenare e non viaggiare … informati bene prima, calcola attentamente il percorso, le tappe, le tempistiche, fatti dei back-up plans o datti delle alternative, e soprattutto sia che parti da solo o in compagnia, comunica a parenti e/o amici i tuoi spostamenti, meglio ancora fatti un account Twitter or Facebook e parti, vivi ed esplora senza farti bloccare dal pensiero altrui su cosa sia giusto o non giusto fare.

Il backpacking come il viaggiare in generale, non ha sesso, etá, cultura … é per tutti!

A patto che sei flessibile e con il pugno aperto per ricevere … e dare.

Sí dare, perché anche tu nel tuo piccolo lascerai dei ricordi nelle persone che incontrerai, pure che ci passi solo un paio di ore assieme seduti su di un polveroso pullman, che attraversa una sperduta strada della Thailandia.

Se hai deciso di fare del backpacking in UK, io ti do alcuni consigli:

  • Decidi se vuoi partire in solitaria o in compagnia. Ovvio che se sei solo, tu unico pianificherai e deciderai ogni tappa e mossa, secondo me piú libertá di cosí non si puó!
  • Pianifica in anticipo cosa vuoi visitare dell’Inghilterra, poiché é davvero vasta, e ti assicuro che c’é  tantissimo da vedere e visitare. Se non stai con i giorni contati e non hai un biglietto di ritorno, io ti consiglio di lasciarti qualche giorno in piú, perché potresti ritrovarti a voler visitare altre parti che non avevi considerato.
  • Decidi il budget che ti serve. Dormirai in hostello? In tenda? Su di un divano? Un mix di tutto questo? I soldi son soldi e quindi calcola bene in sterline quanto ti servirá, cercando di arrotondare la cifra per eccesso, che non si sa mai! Per gli hostelli consulta hostels.com, hostelworld oppure se vai in Scozia,  Hostel-Scotland.co.uk
  • Usa i bus. Ci metti di piú ad arrivare da un capo all’altro ma sono molto piú cheap dei treni. Ad esempio NationalExpress.com oppure MegaBus per la Scozia TravelineScotland 
  • La spesa falla da Tesco. Il mangiare compralo in un super e fatti i panini da solo, che risparmi invece di mangiare in caffetterie e/o pubs.
  • Portati stivaloni da pioggia, K-Way e casomai un ombrello. Piú vai al nord e piú il tempo non sará dei migliori, sí, pure in pieno Agosto potresti aver bisogno di un bel maglione pesante
  • Leggi La mia Londra Low-Cost perfetta per budget risicati e valida anche per tutta la UK. La trovi qui su Amazon e qui su Lulu oppure sul mio sito web!
  • Usa anche queste risorse:
  1. http://www.backpackers.co.uk/ La guida completa al backpacking in UK, in una sola parola: essenziale.
  2. http://v-g.me.uk/ - Ottima risorsa se vuoi avventurarti in percorsi solitari tra montagne e zone remote dell’Inghilterra.
  3. http://www.backpackersclub.co.uk/ - Un fanclub inglese degli amanti del backpacking datato 1972.
  4. http://www.walking-routes.co.uk/ - Ottima risorsa per programmare e segnarti fantastici percorsi da farsi a piedi.
  5. http://www.scotlandbackpacking.com/ - Se parti alla scoperta della Scozia.

E tu cosa ne pensi?

Conoscevi cosa fosse il backpacking?

Lo avevi mai praticato?

Sir Koala ringrazia e saluta.

Tags: guida turistica, Inghilterra, Viaggi Previous postMeglio espatriare da soli o in compagnia?

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