Pro Vercelli..dal nostro inviato… una riflessione sotto la pioggia..

Creato il 12 giugno 2011 da Gianpaolotorres

Il Presidente Massimo Secondo

© foto di A.Cherchi/TuttoProVercelli.com

Dal dr Gianni Zublena,nostro corrispondente.

Per la Pro si e’conclusa (purtroppo anticipatamente, al penultimo atto dei play off ) una stagione che, se rapportata  al decennio precedente, puo’ considerarsi, sostanzialmente positiva.
Il giudizio , infatti, non puo’ prescidere da un raffronto con il passato (prossimo).  Solo un anno fa, di questi tempi, avremmo acceso ceri votivi per non scomparire dal panorama calcistico professionistico nazionale.L’avvento della nuova dirigenza, tutta vercellese ( e questo e’ un fatto davvero positivo) ha impedito il verificarsi del tristo presagio. Ho parlato di dirigenza vercellese, perche’ tale connotato e’  di enorme importanza. Si sa che i presidenti che “vengono da lontano”, non sempre (anzi, quasi mai) sono disinteressati nella loro scelta. Insomma l’attrazione (se vogliamo essere generosi nell’utilizzo di tale termine) e’ spesso legata a varie motivazioni…… collaterali . Talvolta si tratta di meteore, personaggi, destinati a sparire rapidamente. In altre situazioni, dopo che si e’ esaurito lo stimolo dell’avvicinamento, determinato dalla spinta di attivita’ extra sportive, presto si conclude l’avventura. Con epiloghi disastrosi sotto l’aspetto societario/sportivo, che, poi,e’ quello che piu’ riguarda, da vicino, il sostenitore e, di riflesso, la citta’, specie se l’oggetto del contendere (vale a dire la squadra di calcio) e’ di quelli “preziosi”, come la nostra Pro.

Perche’, volendo o nolendo, le cose stanno cosi’: la Pro e’ uno dei piu’ pregiati gioielli contenuti nello scrigno della citta’. Ci sono persone, anche all’estero, che conoscono la citta’, solo per la fama della nostra squadra. Essa e’ un bene inestimabile e come tale va trattato. Purtroppo, chi non ha la “vercellesita’ ” nel sangue non puo’, facilmente, comprendere tali considerazioni.  Che, invece, il presidente Secondo ed il suo staff, hanno ben intuito. Un rilancio della squadra, caratterizzato da stagioni positive, potra’ rappresentare un veicolo di progresso per la citta’ stessa. Per questo, l’apparato amministrativo cittadino dovrebbe affiancare e sostenere (nei limiti del possibile) tangibilmente la nuova appassionata dirigenza.

 Finalmente, dopo anni d’inerzia e d’inedia, pare che qualcosa cominci a muoversi nel verso giusto, anche sotto l’aspetto delle infrastrutture.E’ di questi giorni la notizia secondo cui stanno iniziando lavori di ristrutturazione del campo sportivo. Il vecchio Robbiano ( molti , dato il forte connotato romantico  insito nel nome,  continuano ancora, forse giustamente, a chiamarlo cosi’), effettivamente, ne ha proprio bisogno.

Solo una grande unita’ d’intenti (e di iniziative) a livello locale potra’ favorire la possibilita’ di crescere sportivamente in modo signficativo, Certamente, per progredire nell’attuale cosmo pallonaro, occorrono molti quattrini. Sarebbe bello , umanamente e culturalmente, che le forze economiche operanti nel tessuto locale (ancorche’ l’attuale periodo di crisi globale non sia dei piu’ favorevoli) si unissero per contribuire ad una vera rinascita della squadra.

Ad esempio, un raggruppamento di imprenditori del ramo della risicoltura, disposto a sostenere l’eroica attuale dirigenza,  oltre a conferire una decisa impronta territoriale, potrebbe essere , sia veicolo di crescita, che di propaganda per la nostra zona geografica . Sono, purtroppo, “cose” gia’ dette, forse cullate con il solo pensiero, come un bel sogno, mai destinato ad avverarsi. Ma non si sa mai….Non ci troviamo ad assistere ad un film di Frank Capra, ove il dolce finale era sempre assicurato, ma la speranza permane.

Ciao
Gianni

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