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Pro12: i top e flop dell’8^ giornata

Creato il 05 novembre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

TOP

Zebre

Tito Tebaldi: vero e proprio spirito libero, talentuoso ma a volte incomprensibile. Contro Scarlets, però, è la sua partita: è lui a prendere per mano i bianconeri. Ottimo nei calci di spostamento e nel gioco alla mano. Suo il riciclo decisivo per la meta di Pratichetti. Si conquista la palma di Man of the match, prima volta per un giocatore delle Zebre. Ovviamente, non poteva mancare la stupidaggine di giornata, vale a dire il giallo evitabilissimo a inizio ripresa.

Andrea Manici: il tallonatore classe ’90 è uno delle rivelazioni di quest’anno. L’assenza del titolare Giazzon non si fa mai sentire; puntuale in ogni fase di gioco e in mischia. Insieme a Maistri, è il futuro per il dopo-Ghiraldini.

L’atteggiamento: contro i secondi in classifica in molti si aspettavano la consueta difesa ad oltranza da parte delle Zebre. I bianconeri fortunatamente deludono le aspettative, sfoggiando una prestazione maiuscola anche in attacco e mantenendo il pallino del gioco per 60′. Può essere una svolta per il prosieguo della stagione?

Benetton Treviso

Il ritorno in Italia: nulla da salvare nella trasferta irlandese, a Galway è andato tutto storto. Una partita da dimenticare alla svelta per il Benetton, che ha pagato e non poco le assenze dei nazionali e il poco minutaggio finora di alcuni schierati titolari.

FLOP

Zebre

Daniel Halangahu: un passo indietro per il buon australiano, a questo giro poco preciso dalla piazzola. Solo 3 calci su 6 centrano i pali. Qualche punto in più forse avrebbe reso la partita diversa.

Benetton Treviso

Le riserve: ci si attendeva qualcosa in più dalla panchina biancoverde. Un po’ sopravvalutate forse, ma sicuramente non all’altezza del Connacht, per via anche di una condizione fisica deficitaria per alcuni. La nazionale toglie tanto al Benetton, fin troppo. Senza i titolari è tutta un’altra musica.

La mancanza di personalità: soprattutto i più giovani in campo, hanno dimostrato poco carattere, restando fin troppo passivi. Non solo, ma anche chi aveva poco minutaggio, oltre alla scarsa condizione fisica e atletica, ha peccato di coraggio e iniziativa.

 

Foto: rugby1823.blogosfere.it

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OA | Daniele Pansardi

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