I Glasgow Warriors conquistano vittoria e bonus offensivo in poco più di quaranta minuti, consolidando il primo posto in classifica a tre gare dalla fine della stagione regolare di Guinness Pro12; i Cardiff Blues sono durati una ventina di minuti prima di capitolare di fronte ad una squadra compatta e ben organizzata che ha avuto in Peter Horne un finalizzatore implacabile con la sua tripletta messa a segno in meno di un quarto d'ora. Al Kellock e Dougie Hall, che stasera sono entrati in campo per primi con i loro figli, hanno celebrato al meglio la serata dedicata a loro dopo l'annuncio del ritiro dal rugby a fine stagione, il primo vincendo il titolo di man of the match a pari merito con Horne.
Nell'altra gara della serata, gli Ospreys soffrono più di un'ora contro il Benetton Treviso prima di centrare vittoria (13-33) e bonus offensivo a Monigo, grazie ad una meta di Rhys Webb arrivata al 79′. I gallesi, in attesa delle gare di domani, salgono al secondo posto in classifica ma, soprattutto, allungano il distacco su Leinster, quinto.La resistenza dei Cardiff Blues dura poco più di venti minuti, il tempo impiegato dai Warriors per trovare il ritmo e la giocata giusta che scardina la difesa gallese. Horne e Anscombe si rispondono dalla piazzola in avvio, ma al 24′ è il tallonatore Dougie Hall, dopo un'azione multifase, a trovare il varco giusto per andare oltre la linea.
Peter Horne trasforma e, poco dopo, diventa il protagonista assoluto con due mete in tre minuti a chiudere due azioni in velocità che mettono impietosamente in risalto tutti i limiti di questi Cardiff Blues. Prima sono Seymour e Murchie a dialogare sulla destra con quest'ultimo bravo nell'ultimo passaggio, poi è ancora Seymour a sfruttare il passaggio di Murchie, che esce palla in mano dai 22m difensivi scozzesi, e a servire Horne con un offload precisissimo che manda il centro oltre la linea per la seconda volta. George Clancy, il direttore di gara, chiede l'intervento del TMO per un presunto passaggio in avanti ma le immagini confermano la prima impressione e la terza marcatura scozzese.
Horne fallisce la prima ma è preciso, da sotto i pali, con la seconda trasformazione che poco prima della mezz'ora chiude virtualmente il match. Nonostante a Glasgow sia quasi estate, sui Blues piove sul bagnato quando a tempo scaduto restano in inferiorità per un giallo rimediato da Hoeata - placcaggio alto su Murchie senza palla. Clancy dice a Russell che c'è ancora tempo e l'apertura dei Warriors sceglie la penal'touche, da cui nasce la quarta meta e il punto di bonus offensivo. È ancora Peter Horne, che trova uno splendido hat-trick, ad andare oltre la linea prima di trasformare per il 29-3 con cui le squadre vanno a riposo.
Nel secondo tempo i Warriors continuano come hanno chiuso il primo, ovvero marcando un'altra meta; stavolta è Adam Ashe a rompere il goffo tentativo di placcaggio di Alex Cuthbert e involarsi verso la linea di fondo, bucando l'imbarazzante difesa gallese. Finn Russell aggiunge i punti dalla piazzola poco prima che Duncan Weir faccia il suo ritorno in campo al posto di Peter Horne.
I Blues trovano la meta della consolazione con Gareth Davies, dopo che l'ala Fish è stato furbo a battere veloce un calcio di punizione guadagnato poco fuori i 22m scozzesi; Fish, poco dopo, trova la seconda meta dei suoi sfruttando la bella avanzata di Josh Navidi, uno dei migliori dei suoi e Anscombe trasforma per il 36-17 con cui si chiude la gara.
Glasgow Warriors 36Cardiff Blues 17
Score: 5′ Horne cp (3-0), 14′ Anscombe cp (3-3), 24′ Hall m Horne tr (10-3), 27′ Horne m (15-3), 31′ Horne m Horne tr (22-3), 40′ Horne m Horne tr (29-3); 45′ Ashe m Russell tr (36-3), 60′ G. Davies m Anscombe tr (36-10), 67′ Fish m Anscombe tr (36-17).
HT: 29-3
Sin bin: Jarrad Hoeata (Cardiff Blues)
Man of the match: Peter Horne e Al Kellock (Glasgow Warriors)