Scotstoun Stadium (Glasgow) - I Glasgow Warriors sono ancora troppo forti per queste Zebre e conquistano la vittoria con il punto di bonus offensivo, obiettivo della vigilia, senza impressionare particolarmente per il gioco messo in campo. Al Kellock e compagni, con molti giocatori-chiave infortunati o trattenuti nel ritiro della Nazionale, tornano in vetta alla classifica di Pro12 in attesa della gara di domani tra Ospreys e Munster. La vittoria della Nazionale Italiana sabato scorso al BT Murrayfield è un buon risultato per il nostro rugby, ma la prestazione della franchigia bianconera di stasera dimostra che, almeno a livello di club, siamo ancora un po' lontani dalle migliori di Pro12, nonostante l'indubbia crescita. Nel complesso, le Zebre hanno fatto meglio dello scorso anno, dimezzando i punti subiti, marcando una meta e giocando quasi tutto il secondo tempo nei 22m avversari. Tuttavia, non si possono concedere due uomini di vantaggio ai Warriors nel primo tempo, con tre cartellini gialli rimediati per continue scorrettezze. Il gruppo c'è, i problemi fuori dal campo delle ultime settimane hanno sicuramente disturbato la squadra, ma stasera si è visto, in alcuni momenti, un buon gioco e, nonostante i troppi errori e la ancora poca cura dei dettagli, ci sono le condizioni e le fondamenta su cui costruire.
Le Zebre iniziano bene, con Padovani che trova una touche nei 22m avversari col calcio d'inizio della partita e con Matawalu che, per poco, non innesca la fuga di Matteo Pratichetti con un passaggio "folle" fuori misura. Il centro italiano, però, perde l'ovale in avanti e l'occasione sfuma.
Matawalu si rifà poco dopo, quando si infila nella difesa italiana troppo disattenta in copertura attorno al raggruppamento prima di servire De Klerk in sostegno; il pilone premia l'inserimento di van der Merwe al suo interno e l'ala canadese può andare a marcare la prima meta del match, che Peter Horne trasforma.
Tutto troppo facile, per i Warriors, che vanno oltre la linea alla prima occasione, ma le Zebre hanno una buona reazione. Certo, la franchigia italiana in possesso non riesce a passare la metà campo, anche a causa di qualche calcio sbagliato malamente, ma la touche funziona e anche gli attacchi dei Warriors vengono fermati senza affanni particolari. Attorno al quarto d'ora le Zebre si accampano nei 22m avversari e guadagnano un calcio di punizione grazie all'ottima esecuzione della maul.
A quel punto, però, Alberto Chillon decide di rendersi protagonista al piede, nel modo sbagliato. Il mediano di mischia vanifica due possessi prima scalciando Al Kellock e, poco dopo, Chris Fusaro proprio di fronte al direttore di gara che, senza esitazioni, gli mostra il cartellino giallo.
I Warriors tornano così ad attaccare, guadagnando metri e punizioni che continuano a calciare in touche. Dalla terza touche nasce una maul che porta in dote la seconda meta del match, con Chris Fusaro bravo a staccarsi e ad andare a schiacciare l'ovale oltre la linea. Ian Davies, l'arbitro di stasera, chiede l'intervento del TMO prima di convalidare la marcatura del flanker di origini italiane.
Peter Horne trasforma la meta poco prima di lasciare il campo per infortunio - colpo subito la testa dopo un contrasto con Berryman; Townsend inserisce Richie Vernon come secondo centro, con il canadese Connor Braid che si sposta apertura e Sean Lamont primo centro.
Le Zebre continuano a mostrare un'ottima maul, quando sullo Scotstoun si alza un vento tiepido, considerando la stagione, ma forte e fastidioso, ma fanno troppa fatica in fase difensiva. I Warriors vann in meta ancora poco prima della mezz'ora con Kevin Bryce, alla sua prima marcatura con la maglia dei Glaswegians; Connor Braid trasforma per il 21-0 e al 30′ il gioco si ferma, quando uno spunto di Matawalu sul lato chiuso viene vanificato dal disperato quanto efficace placcaggio di Mirco Bergamasco con il TMO che vede il piede del mediano figiano oltre la linea laterale.
Si riparte con una punizione per fuorigioco e col possesso ancora nelle mani scozzesi; le Zebre sono costrette a commettere qualche fallo di troppo per contenere l'avanzata degli scozzesi e Matteo Pratichetti paga un po' per tutti, rimediando il secondo giallo della serata per aver messo le mani in ruck.
Quando comicia a scendere, abbondante, la pioggia, le Zebre restano in 13 - giallo a Mauro Bergamasco per crollo volontario della maul - e i Warriors trovano la meta del bonus offensivo, chiudendo la gara. Riciclo veloce di Matawalu sulla sinistra d'attacco per van der Merwe che trova la seconda meta della serata nell'angolo. Braid, stavolta, non trasforma, ma la gara si chiude qui.
Nella ripresa le Zebre tornano in campo con Brendon Leonard, al posto di Chilllon, e Luca Redolfini in prima linea al posto di Romano, e almeno in avvio mostrano qualcosa di buono in fase offensiva. Mirco Bergamasco fallisce il primo calcio dell'incontro, da posizione centrale ma contro vento, mentre la seconda shower di serata si trasforma in una pioggia costante e continua che rende molto difficile la gestione dell'ovale.
Le Zebre trovano i primi punti della ripresa con la loro prima meta a Glasgow dopo più di due anni - l'ultima è stata marcata da Orquera nel settembre 2012. Bravo Toniolatti, imbeccato da Leonard, nel grubber che supera la difesa scozzese e mette Berryman in condizione di andare oltre la linea. Mirco Bergamasco non trasforma ma la meta è il giusto premio per la prestazione della franchigia italiana che nonostante le evidenti difficoltà ha almeno il merito di non disunirsi.
Al 63′ i Warriors restano in inferiorità dopo il giallo al neo-entrato Glenn Bryce, poco prima che Gonzalo Garcia faccia il suo ritorno in campo; nonostante il centro sembri ormai ai margini della Nazionale, per lui e Geldenhuys - in campo quasi un'ora - buone indicazioni dal punto di vista della tenuta fisica in condizioni climatiche difficili.
La gara, anche a causa dei numerosi cambi, si trascina un po' stancamente nell'ultimo quarto, ma negli ultimi dieci minuti i Warriors restano ancora con l'uomo in meno, quando Bordill colpisce irregolarmente Mauro Bergamasco alle costole dopo una mischia; Ian Davies si affida al TMO prima di mostrare il giallo a Will Bordill. Cinque cartellini gialli in una gara tutt'altro che tesa sono, forse, un po' troppi, ma a termini di regolamento le decisioni del direttore di gara sono ineccepibili. C'è ancora tempo per qualche mischia chiusa, in cui due pack sostanzialmente si equivalgono, con un'ultima avanzata italiana fermata dalla difesa scozzese e da un'entrata laterale di Pratichetti in un raggruppamento.
Score: 3′ van der Merwe m Horne tr (7-0), 19′ Fusaro m Horne tr (14-0), 27′ Bryce m Braid tr (21-0), 37′ van der Merwe m (26-0); 58′ Berryman m (26-5).
Glasgow Warriors: 15 Peter Murchie; 14 Lee Jones, 13 Sean Lamont, 12 Connor Braid, 11 DTH van der Merwe; 10 Peter Horne, 9 Niko Matawalu; 1 Ryan Grant, 2 Kevin Bryce, 3 Rossouw de Klerk, 4 James Eddie, 5 Al Kellock (C), 6 Rob Harley, 7 Chris Fusaro, 8 Josh Strauss.
Panchina: 16 Dougie Hall, 17 Alex Allan, 18 Zander Fagerson, 19 Tommy Spinks, 20 Will Bordill, 21 Ali Price, 22 Richie Vernon, 23 Glenn Bryce
Zebre Rugby: 15 Giulio Toniolatti; 14 Dion Berryman, 13 Mirco Bergamasco, 12 Matteo Pratichetti, 11 David Odiete; 10 Edoardo Padovani, 9 Alberto Chillon; 1 Andrea De Marchi, 2 Oliviero Fabiani, 3 Lorenzo Romano, 4 Quintin Geldenhuys, 5 Andrei Mahu, 6 Ruben Riccioli, 7 Mauro Bergamasco (C), 8 Valerio Bernabò.
Panchina: 16 Luciano Leibson, 17 Andrea Lovotti, 18 Luca Redolfini, 19 Filippo Gerosa, 20 Renato Giammarioli, 21 Brendon Leonard, 22 Luciano Orquera, 23 Gonzalo Garcia.
HT: 26-0
Note: Serata fresca, 10°C, pioggia durante il match, campo in buone condizioni.
Sin bin: 16′ Alberto Chillon (Zebre Rugby), 31′ Matteo Pratichetti (Zebre Rugby), 35′ Mauro Bergamasco (Zebre Rugby), 63′ Glenn Bryce (Glasgow Warriors), 73′ Will Bordill (Glasgow Warriors).
Man of the match: Niko Matawalu (Glasgow Warriors)
Spettatori: 5528
Arbitro: Ian Davies (WRU)