Un rinvio “di varie settimane” delle elezioni già previste per l’11 ottobre e uno scioglimento del Reggimento di sicurezza presidenziale (Rsp) autore del golpe degli scorsi giorni. Sono queste le prospettive evocate da Isaac Zida, primo ministro ad interim del Burkina Faso, appena rientrato nell’esercizio delle sue funzioni.
“Per le elezioni - ha spiegato Zida ad un gruppo di giornalisti - sarà necessaria una pianificazione tecnica per un rinvio di varie settimane”. Quanto ai golpisti, invece, “allo stadio in cui siamo, praticamente è inimmaginabile che si possa mantenere il Rsp in queste condizioni”, ha spiegato il premier che - nonostante provenisse dalla stessa unità - già negli scorsi mesi era entrato in contrasto con gli uomini della guardia presidenziale.
Il destino del Rsp (di cui alla vigilia del golpe la commissione per le riforme aveva raccomandato lo scioglimento) è uno dei punti non affrontati dall’intesa raggiunta ieri tra i mediatori internazionali e i golpisti guidati dal generale Gilbert Diendéré, assieme alla richiesta di amnistia avanzata dai militari, ma contestata aspramente dalla società civile.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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