"Questa città mi fa pensare."
"A cosa?"
"Alle persone. Al tempo. Alle casualità e alle possibilità. Alle decisioni."
"Già. Sai ogni giorno quante persone si passano vicine, si incontrano, si scontrano. Quante sono le possibilità che ci si incontri al momento giusto, nel posto giusto? Che si diventi amici, amanti, fidanzati?"
"Quelle di una casualità. Non lo so. Quelle del tempismo perfetto, della parola giusta al momento giusto. Perché magari quello che dici non è quello che l'altra persona vuole sentire. E allora rovini tutto quello che poteva esserci.
E se avessi detto un'altra cosa, come sarebbe andata a finire? E se vi foste incontrati in un momento diverso della vostra vita, come sarebbe andata?"
"Non lo puoi sapere. Come quando prendi una decisione. Quante certezze ha, una decisione? Sei sicuro di quello che stai facendo all'inizio, perché hai deciso che in quel momento la tua vita deve cambiare così, deve andare in quella direzione. E poi, mentre stai percorrendo la decisione che hai scelto, cominciano a venirti i dubbi, le domande, ti chiedi perché l'hai fatto. Se hai fatto bene o male.
Devi ripercorrere sempre i tuoi passi, per essere certo di quello che hai scelto: devi escludere di voler tornare indietro."
"Dev'essere la solitudine che ti danno le grandi città, che ti fa pensare al tempismo, alle decisioni, alla casualità.
E' quella sensazione di dividere una parte della tua vita con qualcuno che hai conosciuto in quel momento perché ti trovavi li e non la, a fare quella cosa li invece che un'altra, e che ti fa pensare "Guarda che caso che ci siamo incontrati in questa città così grande, piena di gente che pensa alla propria vita, che corre da qualche parte, che non ti guarda mai. Tra tutti, ci siamo incontrati io e te."
Perché nelle piccole città incontrarsi è più facile. Scontrarsi anche. Perché nelle piccole città qualcuno lo conosci sempre.
E' quella sensazione che si ha nelle grandi città, quella di diventare amici, di condividere insieme a qualcuno parole, perché, dubbi, pensieri, canzoni, discussioni. E poi qualche tempo dopo scoprire che sei di nuovo da solo, che devi partire da zero di nuovo, perché nelle grandi città c'è chi parte, chi arriva, chi riparte, chi ritorna, chi se ne va e non torna più.
E' che nelle grandi città tutto scorre così in fretta che un mese sembra una settimana. Un anno, due mesi. "
"Io a volte ho paura di dimenticarmi delle persone che ho conosciuto, quelle di cui vale la pena ricordarsi. E ho paura che loro si dimentichino di me."
"Le persone che hai incontrato, quelle che ti lasciano qualcosa davvero sono come le belle canzoni, per me.
Sono come quelle canzoni che non ascolti da un po', e poi un giorno ti vengono in mente. Le riascolti e ti riportano a posti, discorsi, persone. Così sono le persone: riguardi le foto, risenti un discorso, riprovi qualcosa e ti ricordi di loro.
Le belle canzoni non te le dimentichi mai. E ti viene sempre voglia di ascoltarle di nuovo, prima o poi. Così come le persone di cui vale la pena ricordarsi."
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