La DE, meglio conosciuta come disfunzione erettile, non è più quel traumatico problema nella vita sessuale dell’uomo di oggi.
Nell’indagine condotta da Datanalysis in collaborazione con Lilly Italia, si mette in rilievo proprio questo nuovo atteggiamento. La ricerca pone a confronto la situazione medico-sociale del 2001 con quella del 2012 attraverso interviste telefoniche rivolte ad un campione di 200 uro-andrologi, 100 cardiologi, 100 diabetologi, 400 medici di medicina generale, 1.000 pazienti e 600 loro partner. Ne scaturisce che Solo il 9,5% degli uomini, infatti, la considera ancora un argomento tabu’. Per tutti gli altri puo’ essere considerata una malattia al pari delle altre e, pertanto, da poter affrontare con visite specialistiche e risolvere con farmaci mirati.
Altro elemento di spicco e’ che rispetto a 10 anni fa gli uomini che soffrono di DE ed in Italia risultano essere oltre 3 milioni, ritengono lo stress una delle cause principali dei loro fallimenti nell’atto sessuale. Se, infatti, nel 2001 solo un quinto di loro (19,1%) considerava ansia e stress poco influenti sulle prestazioni sessuali, oggi quasi la meta’ (44,8%) ritiene condizionate la frenesia della vita quotidiana. Non solo: se 10 anni fa il progetto di famiglia era piu’ importante, oggi la felicita’ sessuale per la gran parte delle persone e’ il valore numero uno.
Rispetto al passato e’ aumentata la fiducia nei farmaci, tanto che in Italia il mercato nel 2011 ha registrato la vendita di oltre 18 mln di pillole.