Newcastle ancora nell’occhio del ciclone per lo sponsor. Dopo la banca Northern Rock, fallita e salvata dal governo britannico, ci sono problemi con Wonga. La società opera nel mercato dei prestiti di denaro fino a mille sterline. Ma quattro titolari del Newcastle — Ba, Cisse, Tiote e Ben Arfa – potrebbero non voler indossare la maglia con il brand Wonga. Secondo la shari’a un musulmano non può trarre benefici dal prestare denaro con interesse economico. E adesso il Newcastle cosa fara?
Shaykh Ibrahim Mogra, vice segretario del Muslim Council of Britain, ha detto che la questione riguarda i quattro calciatori del Newcastle e saranno loro a decidere se indossare la maglia con lo sponsor “vietato” dalla shari’a. C’è un precedente: Frédéric Kanouté si rifiutò di indossare la maglia del Siviglia con lo sponsor 888.com (una casa di scommesse online). Il club spagnolo lo ha autorizzato a scendere in campo con una divisa senza marchio (ma in allenamento doveva indossare un outfit come i compagni). Per ora il Newcastle non ha ancora preso una posizione in merito.
Wonga, sponsor del Newcastle, è una finanziaria: per la shari’a un musulmano non può trarre benefici dal prestito di denaro
Sulla questione dovrà decidere il board della federcalcio inglese. Ma non tutti i pareri sono a favore di una scelta “no logo” per motivi religiosi. Il Newcastle ha firmato con Wonga un accordo di quattro anni per 24 milioni di sterline (oltre 29 milioni di euro). Ma la sensazione è che alla fine saranno Demba Ba, Papiss Cisse, Cheick Tiote e Hatem Ben Arfa a decidere cosa chiedere al Newcastle.