Il futuro è digitale. Le rotative scompariranno e con esse i giornali così come oggi li conosciamo. Sono queste le considerazioni che con maggior frequenza vengono espresse. I giornali, la carta, sono stati seppelliti molto prima della loro morte effettiva e, soprattutto, prima che si pensasse ad un modello di business alternativo all’attuale in grado di sostenere economicamente il mondo dell’informazione quotidiana.
Secondo quanto riporta AdAge, l’ipotesi di revenues digitali, almeno in termini di ricavi pubblicitari, pare sempre più improbabile anche negli USA, con un calo dal 16,2% del 2005 all’11,4% del 2009 e proiezioni, secondo PWC, al 7,9% nel 2014.
Vale la pena di evidenziare come il trend, riassunto nel grafico sottostante, sia comprensivo anche dell’area digitale mobile sulla quale tante speranze sono state riposte ultimamente.
In generale, i tassi di crescita degli investimenti pubblicitari saranno significativamente più elevati per quanto riguarda internet e l’area digitale nel suo complesso. Nonostante l’ immensa differenza tra lo sviluppo di quest’area e quella “off line” i ricavi saranno ancora prevalentemente legati all’area analogica almeno per un lustro ancora.
L’area digitale è complementare non alternativa, ancora una volta.