Notizia | 06/04/2014 ( ore 15:47 ) : In questi giorni sta tenendo banco il processo Apple-Samsung. La società di Cupertino accusa quella coreana di aver copiato diversi brevetti inerenti l’iPhone. I giudici cercano di vederci chiaro interrogando i dirigenti dell’uno e dell’altra parte ed è grazie a questi che stiamo venendo a conoscenza di particolari inediti su nuove e vecchie strategie, prodotti e vicende molto interessanti. Una di queste riguarda Phil Schiller, responsabile del marketing per la Mela. Da una mail emersa durante il processo, Schiller è apparso molto preoccupato del grande investimento che Samsung, all’inizio del 2013, in occasione del Superbowl, stava facendo nel settore della pubblicità.
Secondo il dirigente californiano gli spot Samsung erano “piuttosto buoni” e in virtù di questi il colosso coreano confrontato ad Apple era “un’atleta che viaggiava a pieno ritmo, mentre noi ci dibattiamo senza capire che fare per trovare uno slogan decente per iPhone. Qualche cosa deve cambiare e deve cambiare alla svelta”. Uno degli uomini rappresentativi di Cupertino temeva il rivale e la sua strategia marketing. Un altro fattore che rendeva le sue notti insonni era “l’oscena quantità di denaro spesa dai rivali Android in pubblicità e nel supporto dei partner che operano nel settore della telefonia cellulare”. L’iPhone veniva “considerato” meno dagli operatori mobili perchè i sussidi per sorreggerne la vendita erano molto elevati e ciò portava i rivenditori a puntare maggiormente sulla concorrenza. Schiller arrivò anche a chiedere a Tim Cook che l’agenzia pubblicitaria Media Art Laboratoires, da sempre al fianco della Mela e autrice di campagne come Think Different o Get a Mac, venisse licenziata poichè non più in grado di soddisfare le esigenze di Apple. Non se ne fece più nulla e nel 2013 la stessa Media Art Laboratoires sfornò un nuovo slogan improntato sul nome e sul brand della Mela che placò la rovente situazione che si era venuta a creare:”Designed by Apple in California”.
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