Giunge all'epilogo il processo Mediaset lo scorso venerdì. Si tratta del primo procedimento penale a carico dell'ex premierBerlusconi che si è concluso con una sentenza di condanna, a 4 anni di reclusione. Un procedimento che va avanti da 6 anni e che è costato agli inquirenti ben 10 anni di indagini.
Il resto delle numerose azioni giudiziarie a suo carico resta insoluto, per archiviazione in fase di indagine, o declaratorie di prescrizione, o amnistie o depenalizzazione dei reati contestati.
Alla base della condanna vi è una email del 12 Dicembre 1994 rivelatrice delle modalità di approvvigionamento dei diritti TV. Anche la Fininvest avrebbe confermai l'organizzazione di un sistema di acquisizione di film americani per frodare il fisco, gonfiare costi, evadere tasse.
270 milioni di euro sottratti al fisco, un'evasione notevolissima- il parere dei giudici.
Questa non è democrazia: l'uso della giustizia ai fini di lotta politica- la dura reazione dell'ex premier.
Maledette toghe rosse!
Stavolta però non ci si è potuto appellare alle gare di burlesque...
La notizia continua a destare reazioni e sentimenti contrastanti: difficile stabilire se essere soddisfatti o ancor più amareggiati.
La pena è stata ridotta di 3 anni per effetto della legge del 2003 sul condono.
La reclusione si riduce ad 1 anno per l'ex premier, mentre aumenta in numero di anni per il resto degli italiani.
Ma almeno alla fine di tutto c'è la parola reclusione.
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