Non ha commesso il fatto Giovanni Antonio Rasero, accusato della morte del piccolo Alessandro Mathas, di 8 mesi ucciso la notte tra il 15 e il 16 marzo 2010 in un residence di Genova-Nervi. Questo il verdetto dei giudici della Corte d’Assise d’Appello di Genova. In primo grado Rasero era stato condannato a 26 anni e l’uomo era in carcere dal gennaio dello scorso anno.
I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Genova lo hanno assolto dopo cinque ore di camera di consiglio e hanno disposto la sua scarcerazione immediata, mentre la madre del piccolo resta indagata per la morte del figlio.”E’ la fine di un incubo, non avrei mai potuto uccidere un bambino, con o senza cocaina. Avrò commesso molti errori, avrò sbagliato nell’approccio alla cocaina, ma sono innocente. Lo ripeto per l’ennesima volta”. Con queste parole l’imputato ha commentato la sentenza.“Io ho sempre creduto nell’innocenza di mio figlio: ora mio figlio tornera’ a casa e stasera la nostra tornera’ ad essere una vera famiglia”. Queste le parole di Pierina Cossu, madre di Rasero, alla sentenza di assoluzione.
La coppia aveva trascorso la notte nel residence con il piccolo. Risulta che avesse fatto consumo di cocaina. Secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori della squadra mobile genovese, l’omicida, la notte tra il 15 e il 16 marzo, nel residence di Genova Nervi, aveva seviziato e ucciso il piccolo Alessandro sbattendolo contro un mobile o il pavimento e fracassandogli il cranio, dopo avergli inflitto altre violenze, tra cui bruciature di sigarette.Il piccolo, già senza vita, era stato trasportato il mattino seguente all’ospedale Gaslini dalla madre e da Rasero. I due erano stati arrestati per omicidio volontario in concorso.
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