Processo storico contro la Chevron

Creato il 17 febbraio 2011 da Coriintempesta

È stato definito dai media ecuadoriani come  il “processo della storia” la sentenza di un tribunale dell’Ecuador che ha condannato lunedì il colosso petrolifero statunitense Chevron a versare otto miliardi di dollari di risarcimento per inquinamento ambientale causato dalla Texano (società acquisita nel 2001) all’Amazzonia tra il 1964 e il 1990.
Per oltre tre decenni, osserva Amnesty International, la Texano ha contaminato i terreni, le falde acquifere e le foreste con rifiuti tossici derivanti dalle estrazioni petrolifere, causando gravi problemi di salute che hanno portato alla morte di numerosi residenti. E dopo “solo” 18 anni di battaglie legali, il giudice Nicolas Zambrono del tribunale della provincia di Sucumbios, ha considerato legittime le accuse rivolte al colosso petrolifero, tra cui quelle di avere riversato nell’ambiente più di 68 miliardi di litri di rifiuti tossici nei fiumi amazzonici.
Si è infatti dimostrato che nelle regioni in cui operava Texano vi è stato un forte aumento di malattie mortali, tra cui cancro e leucemia.
Secondo quanto disposto dal tribunale, circa 6 miliardi di dollari del risarcimento saranno utilizzati per bonificare le zone inquinate, il resto andrà alle persone colpite dalle malattie causate dall’inquinamento ambientale.
Lo aveva detto Rafael Correa, quando nel 2006 venne eletto presidente dell’Ecuador, che avrebbe perseguito una politica “rigorosa” nei confronti delle multinazionali petrolifere presenti nel suo Paese. Solo pochi mesi fa il governo ecuadoriano ha condotto una dura battaglia per presunte irregolarità contrattuali con Petrobras, il colosso energetico brasiliano. E ora arriva la sentenza storica che punisce la Chevron. Da parte sua, il colosso non china la testa e ha già annunciato il ricorso in appello, considerando la sentenza “illecita e inapplicabile”. “È il prodotto di una frode e totalmente contraria a quello che dimostrano le prove scientifiche e legittime. Chevron ricorrerà in appello e spera che prevalga la giustizia. Sia le corti Usa che i tribunali internazionali hanno già preso le dovute misure per prevenire l’applicazione della sentenza emessa dalla corte ecuadoriana. Chevron è convinta che in qualsiasi Stato di diritto questa sentenza sia inapplicabile” si legge in comunicato del colosso statunitense. Dunque la battaglia legale continua.

di: F.D.


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