Pròdigo
Dal latino prodĭgu(m), derivato di prodigĕre ‘spingere davanti a sé’, poi ‘sperperare’, composto di prod- ‘pro-’ e agĕre ‘spingere, mandare’.
Aggettivo (plurale maschile prodighi).
1. Si dice di persona che spende o dona con eccessiva larghezza o che sperpera denaro senza metodo o riflessione. Sinonimi: dissipatore, scialaquatore. Contrario: avaro.
Figliol prodigo: (figurato) chi, dopo un periodo di dissipazioni o di traviamento, si ravvede e torna sulla buona strada.
2. (figurato) Che distribuisce, dispensa generosamente: prodigo di aiuti, di consigli, di lodi.
Prodigo di parole: parolaio, chiacchierone.
Sostantivo maschile (femminile prodiga).
Chi spende o dona senza misura: gli avari e i prodighi dell’Inferno dantesco.
Una (parola) giapponese a Roma
Handcycle [hand'saikol]
Voce inglese; composto di hand(icap) e cycle ‘bicicletta’.
Sostantivo maschile invariabile.
Mezzo ciclistico utilizzato da un portatore di handicap fisico o psichico, che può avere varie conformazioni, come tandem, triciclo, handbike, bici da corsa modificata ecc.
Ci scrive Piero Fabbri per commentare una notizia dai porci proposta qualche tempo fa. Era: "Il presidente Ciampi si è recato nella sala delle lapidi, che ospita i tributi ai caduti della Presidenza della Repubblica nella prima e nella seconda guerra mondiale." da
Rai GR1 e GR2.
— Sicuro che si tratti di una sciocchezza?
In fondo, la "Presidenza della Repubblica" non è solo la carica istituzionale e la persona del presidente, ma un ufficio con funzionari e impiegati, insomma una istituzione che sarà delle dimensioni di un ministero, più o meno. Secondo me, in questo caso per "Presidenza della Repubblica" si intende appunto tutto l’ufficio, quindi la notizia potrebbe non essere totalmente scema. —
Purtroppo Piero ha ragione, come sempre, quindi ci smonta la perla.
Ascoltata in un negozio di strumenti musicali:
"Mia figlia ha una vera passione per il pianoforte e infatti l’ho iscritta al Consultorio."
Una perla dal formato classico proposta da Stefano Bossa.