Energia elettrica dall’oceano una sfida perpetua. Se come è noto è possibile sfruttare l’energia del mare come fonte rinnovabile oggi le scoperte continuano e così un gruppo di ricercatori inglesi e israeliani, finanziato in parte dall’Ue ha presentato sulla rivista ‘Renewable Energy’ un nuovo studio.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Exeter e di Tel Aviv sono riusciti a estrarre oltre il doppio dell’energia generata oggi grazie allo sviluppo di dispositivi in grado di prevedere con precisione la forza dell’onda successiva e di sfruttarla.
Tali dispositivi galleggianti, chiamati ‘point absorber’, sono composti da parti mobili che seguono il moto ondoso e producono energia che poi immettono nella rete elettrica. Rispondendo in modo adeguato all’onda successiva, spiegano i ricercatori, la possibilità che i dispositivi vengano danneggiati è estremamente ridotta e quindi, a differenza dei sistemi attuali, possono essere lasciati in funzione anche in condizioni meteorologiche instabili.