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Produttività dei parlamentari: gli agrigentini sotto la media

Creato il 28 dicembre 2015 da Comunalimenfi
Parlamentari_Agrigentini_Camera_Senato

Il saccense Giuseppe Marinello (Area Popolare Ncd-Udc) è il parlamentare agrigentino più attivo al Senato, Giuseppe Lauricella (PD) il più “produttivo” alla Camera, Riccardo Gallo Afflitto (FI-PdL) il più “ribelle” ed il più assente, Angelo Capodicasa (PD) il più presente in aula e Antonino Bosco (Area Popolare Ncd-Udc) il meno “produttivo”.

Questi sono i dati che rispecchiano l’attività dei nostri politici agrigentini e che abbiamo estrapolato dalle classifiche di Openpolis, sito on line che tiene conto dell’attività politica parlamentare.

I metodi di analisi: Partiamo dall’indice di produttività, che è definito come frutto di un esame del numero, della tipologia, del consenso e dell’iter degli atti presentati dai parlamentari in modo da poterli confrontare tra di loro. Per Openpolis non è quindi produttivo il parlamentare primo firmatario di innumerevoli ddl ma quello che porta a casa una legge, non è produttivo chi protocolla centinaia di interrogazioni ma chi riesce ad ottenere una risposta da parte del ministro competente. Insomma, la stima si realizza verificando quanti atti sono stati depositati ma anche quanti hanno poi visto realmente la luce e come.

In tal senso, tra gli agrigentini, primo è Lauricella, con un tasso del 72.37. Secondo Tonino Moscatt (PD – 71,99), Maria Iacono (PD – 54,79), Riccardo Gallo (53,81), Angelo Capodicasa (44,81) e Nino Bosco (32,42).

Tra i “ribelli”, coloro i quali che hanno votato in dissonanza con la scelta dei loro gruppi di appartenenza, spiccano Gallo, Capodicasa e Bosco. I piddini sono invece i più “allineati”: Moscatt, Iacono e Lauricella. I più presenti in aula sono stati invece Capodicasa e Iacono seguiti da Moscatt. Tra i senatori agrigentini più produttivi e con più presenze spiccano Marinello e Ruvolo.

Tuttavia i risultati dei nostri parlamentari agrigentini risulta essere molto bassa se confrontati con la media parlamentare (121,45, che diventa 151,35 al Senato).

Tratto dal giornale de La Sicilia


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