Il grattacapo riguarda anche la velocità di diffusione della patologia. «Una velocità che non è compatibile con quella di un fungo - aggiunge Nigro - abbiamo dunque legittimi sospetti che, pur costituendo una parte del problema, il fungo faccia la sua comparsa al traino di un altro patogeno dall’impatto ancor più significativo.
http://www.biotec.uniba.it/area_docenti/documenti_docente/curriculum/12_cv.pdf
Vegetale. La sua attività di ricerca riguarda l'impiego di metodi non convenzionali, alternativi ai
fungicidi, nella lotta contro i marciumi di prodotti ortofrutticoli allo stato fresco. L’argomento
viene affrontato sia con ricerche di base che applicate, considerandone diversi aspetti quali: a)
impiego di microrganismi antagonisti (batteri, lieviti e funghi lievitiformi in trattamenti pre- e
postraccolta); b) messa a punto e utilizzazione di biotecnologie per lo studio dell'ecologia della
microflora epifitica antagonistica (dinamica delle popolazioni; geni per l’espressione della
proteina fluorescente, ibridazione fluorescente in situ, marcatori molecolari isolato-specifici); c)
studio dei meccanismi d’azione di antagonisti microbici (produzione di enzimi idrolitici,
induzione di resistenza nell’ospite); d) impiego di mezzi fisici (radiazioni ultraviolette, curing,
trattamenti ipobarici); e) utilizzazione di sostanze naturali (fenoli, chitosano, gomma xantano),
sali inorganici (cloruro di calcio, carbonati e bicarbonati); f) integrazione di diversi mezzi
alternativi (sostanze naturali ed antagonisti; sali ed antagonisti, mezzi fisici e sostanze naturali).
In questi ultimi anni si sta anche occupando dello studio di meccanismi di resistenza dell’ospite
indotti da vari elicitori (microrganismi antagonisti, sali, sostanze naturali, fitoalessine, ecc.)
mediante l’analisi qualitativa e quantitativa di idrolasi antifungine e mediante lo studio
dell'espressione di geni di resistenza attraverso la quantificazione dell’mRNA. Ultimamente si
sta cimentando nella individuazione di geni di resistenza mediante la metodica dell'ibridazione
sottrattiva e dei microarray.
Una seconda area di interesse scientifico del Prof. Nigro riguarda importanti malattie dell'olivo
(verticilliosi e cercosporiosi), degli agrumi (marciumi da Phytophthora spp. e mal secco), delle
drupacee (moniliosi e marciume radicale lanoso). Egli si è occupato di diagnosi molecolare,
epidemiologia e lotta. A proposito della diagnosi, il Prof. Nigro ha svolto ricerche sull'impiego
della Scorpion-PCR in tempo reale per l'identificazione di Phytophthora citrophthora, P.
nicotianae, Verticillium dahliae, Rosellinia necatrix e Monilinia spp., sia nel terreno sia su
matrici vegetali. Circa l'epidemiologia, ha svolto ricerche sull’influenza di alcune tecniche
colturali (sistema irriguo, incisione anulare, combinazione nesto/portinnesto, etc.) sullo sviluppo
del marciume radicale degli agrumi da Phytophthora spp. Egli si è occupato del ruolo del
materiale di propagazione nella diffusione di patogeni pregiudizievoli la qualità di produzioni
vivaistiche di olivo, agrumi e drupacee. Le ricerche sulla lotta hanno riguardato l’attività di sali
di calcio, di endomicorrize, di microrganismi antagonisti nei confronti di temibili pagonei ad
habitus terricolo, quali V. dahliae e Phytophthora spp. Inoltre, egli si è occupato
dell'ottimizzazione di trattamenti chimici contro il marciume radicale degli agrumi, nonché della
definizione di una idonea strategia di lotta chimica contro la cercosporiosi dell’olivo.
L'attività scientifica del Prof. Nigro è documentata da oltre 150 pubblicazioni, di cui 45 su
riviste nazionali ed internazionali con impact factor, 12 capitoli di libri internazionali e
nazionali, 55 lavori a stampa su atti di convegni e congressi, nazionali e internazionali, 46
riassunti di poster o comunicazioni a convegni nazionali ed internazionali. Inoltre, ha
partecipato a numerosi congressi ed incontri nazionali ed internazionali, presentando relazioni e
comunicazioni, anche su invito.
E’ stato ed è responsabile di UU.OO. in progetti di ricerca finanziati dal MIUR, nonché progetti
regionali ed interregionali cofinanziati dall’Unione Europea. E’ membro della Società Italiana di
Patologia Vegetale, dell’Unione Fitopatologica Mediterranea e dell’International Society of
Citriculture.
Attività didattica
Dall’aa 2008/09, tiene gli insegnamenti di “Biotecnologie per l'igiene e la sicurezza degli
alimenti di origine vegetale” (6 CFU) e “Laboratorio di diagnostica per l'igiene degli alimenti
vegetali” (6 CFU), del corso di laurea magistrale Biotecnologie per la Qualità e la Sicurezza
dell'Alimentazione Umana, presso la Facoltà di Scienze Biotecnologiche dell’Università di
Bari. Inoltre, dal aa 2005/06 tiene gli insegnamenti di “Genomica delle Fitopatie da stress
Biotici e Abiotici”, “Biotecnologie per la Difesa delle Piante e dei Prodotti vegetali” del corso
di laurea Specialistica in Biotecnologie Alimentari e Vegetali, presso la stessa Facoltà.
Negli aa. aa. 1999-2000, 2001-02, 2002-03, 2003-04 e 2004-05 ha tenuto per supplenza
l’incarico dell’insegnamento di "Patologia dei Prodotti e delle Derrate Agrarie" (modulo di 50
ore) del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie. Nell’a.a .2004-05, inoltre, gli è stato
affidato l’insegnamento di “Tecnologie di difesa dalle malattie dei prodotti in post-raccolta” (3
CFU) del corso di laurea specialistica in Medicina delle Piante della Facoltà di Agraria.
Nell’ambito dell’attività didattica frontale del Dottorato di Ricerca in “Protezione delle
Colture”, dall’a. a. 2001-02 è docente dei moduli” di “Richiami di ecologia ed epidemiologia
dei patogeni fungini e della microflora associata” (10 ore); “Isolamento e allevamento di funghi
fitopatogeni; diagnosi di funghi fitopatogeni a mezzo di tecniche molecolari e sierologiche…”
(20 ore); “Protocolli correnti in materia di sperimentazione, impiego e monitoraggio di OGM
ed MOGM” (10 ore).
Nell’a.a. 2003-04 ha svolto attività didattica nei seguenti corsi di Master, finanziati nell’ambito
del Programma Operativo Nazionale “Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta
Formazione” 2000/2006 per le Regioni dell’Obiettivo 1” (Avviso n° 4391 del 31 luglio 2001):
1) “Gestione Postraccolta dei Prodotti Ortofrutticoli Freschi” (modulo: Malattie
Parassitarie del Postraccolta, 40 ore)
2) “Certificazione Fitosanitaria delle Produzioni Vivaistiche e Sementiere”
(modulo: Tecniche di monitoraggio e campionamento per la diagnosi delle
malattie delle piante, 15 ore);
3) “Sistemi di Qualità nell’Industria dei Prodotti Lievitati da Forno” (modulo:
Proprietà diagnostiche e lotta contro i funghi di interesse negli sfarinati di
cereali e nei prodotti lievitati da forno, 20 ore).
Inoltre, dall’a.a. 1999-2000 ha fatto parte di Commissioni di esame di diverse discipline
afferenti ai settori scientifico-disciplinari AGR/12 e AGR/16, nell’ambito dei corsi di laurea
della Facoltà di Agraria e di Scienze Biotecnologiche dell’Università di Bari.
1.4 Attività di coordinamento
Dall’anno accademico 2007-2008 ad oggi è Coordinatore Didattico dei Corso di Laurea
triennale in Biotecnologie per l’Innovazione di Processi e Prodotti, curriculum Agro-
Alimentare (Classe 1) e del Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie per la Qualità e la
Sicurezza dell'Alimentazione Umana (Classe 7/S) della Facoltà di Scienze Biotecnologiche.
Inoltre, è Coordinatore del Progetto Erasmus per lo scambio di Studenti e Docenti della Facoltàdi Scienze Biotecnologiche. Dall’aa. 2007-08 il Prof. Nigro fa parte della Commissione
Tirocini Orientamento e Tutorato istituita presso la Facoltà di appartenenza.