Magazine Società

Profanazione

Creato il 21 marzo 2011 da Sandalialsole
Mi rendo conto che in questi giorni altri siano i temi sul tavolo. Però poi c'è anche la vita quotidiana, quella che ti tocca da vicino e che finisci per guardare da una prospettiva diversa da quella con cui rifletti sul Giappone o sulla Libia o sui guai di casa nostra.
Son tre giorni, incluso questo lunedì di finte ferie, che stiamo mettendo mano alla vita di un uomo. A tutto quello di cui lui si è circondato negli 83 anni che ha trascorso su questa terra. Le sue cose, i suoi libri, i suoi vestiti, le sue stecche da biliardo, i suoi fucili da caccia, i carnieri, i suoi appunti, le sue note sparse un po' ovunque. E poi scatole di foto, di lettere, di ricordi. Cose che si sapevan che eran lì, ma che in fondo nessuno aveva mai toccato perché ne era lui il custode. E uno si domanda se davvero c'è un momento giusto per farlo. Perché questo rituale, che fa parte dei rituali del commiato, è forse quello più violento. Violenza su te stesso. Violenza su di lui. Che ti sembra di profanargli la vita, decidendo cosa tenere e cosa donare, cosa conservare e cosa buttare, di tutto quello che lui non ha buttato mai.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :