Magazine Diario personale

Profeti in patria

Da Fabsound

So wake me up when September ends, perchè quando Ottobre begins inizio un mese di sostituzione del Medico Di Base del mio paese. E ovviamente non è per nulla come sostituire un MDB di un paese in cui non ho mai messo piede, dove tutto sommato non sono altro che un Signor Nessuno (anzi: un Dottor Nessuno) che lavora con pazienti che molto probabilmente non rivedrà mai più dopo la settimana di servizio.

Ebbene, ottobre alla fine è arrivato, qualcuno ha avuto l’accortezza di svegliarmi e alle 8:00 mi ritrovo nell’ambulatorio dove di solito andavo dal dottore, solo che questa volta ho un camice bianco e son seduto dalla parte opposta della scrivania.

Tutto fila liscio, ora che posso vantare un’esperienza plurimensile in questo campo mi atteggio in modo quasi disinvolto. Ricette, visite e malanni di stagione sono la mia seconda lingua, azzardo anche qualche conversazione simpatica con le vecchins, ma qualcosa di vagamente destabilizzante si verifica ad intervalli regolari di circa 10 minuti.

8:10 “Io so chi sei tu. Sei il figlio di G.!  Sei uguale a lei!”

“Hem… sì, son proprio io!”


8:20 “Ma lei, dottore, è di qua?”

“Sì sì, abito qua anch’io…”

“Ah, ma certo: devi essere il figlio di L.! Ora che ti sei voltato ti ho riconosciuto: sei proprio uguale!”

“…”


8:30 “Ma tu, non sei mica… Sei il fratello di quella che suona nella banda? Ti ho riconosciuto, le assomigli proprio!”

“Hem…. sì, è mia sorella!”

“Uguali!”

8:40 “Oh dottore… ma ha capito chi sono io?” (ultrasettantenne)

“No, signora, mi spiace…”

“Sono la zia di Luisa!” (con un eloquentissimo sorrisone a trentadue denti)

“Aaaah, ma pensa!” (chi è Luisa?)

“Sì!” (sorriso) “E pensi, sono anche la suocera di Rosanna!”

“Ah, allora ho proprio capito che è!” (chi è Rosanna?)

8:50 “Ma… Ma tu sei un R. ?”

“Eh, sì, è il mio cogome, sì… “

“L’ho capito subito, sei uguale uguale a tua zia Anna! Salutamela, mi raccomando!”

“Non mancherò, signora!”


8:50 traffico un po’  per l’ambulatorio alla ricerca di un tale documento: “Ah, se ti vedesse la tua nonna G., che sei un dottore!”

Mi volto un po’ stupito: mia nonna è morta poco dopo la mia nascita, non l’ho praticamente conosciuta “…”

“Eh, lei era una tal donna, sempre attiva… sempre a correre di qua e di là! “

“Eh, già…”

“Le assomigli proprio!”


9:00 “Ma tu, sei il figlio di…”

“Di L., G., fratello di E., D., nipote di svariati zii, cugini e cugine sparsi per la provincia, con tutti i nonni del caso e probabilmente anche bisnonni e trisavoli… e, sì, assomiglio davvero in modo impressionante ad ognuno di loro, ed effettivamente mi ha riconosciuto: sono proprio io!”


Sentirsi a casa nonè mai stato così inquietante.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog