Il 21 dicembre 2012 è la data del calendario gregoriano nella quale secondo alcune aspettative e profezie dei sacerdoti Maya si dovrebbe verificare un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato: una qualche radicale trasformazione dell’umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo. Secondo il computo dei sacerdoti Maya accadrebbe qualcosa che coinvolgerebbe la misteriosa divinità maya Bolon Yokte, associata in genere alla guerra e alla creazione.
Non siamo catastrofisti! Nella lunghissima storia del mondo i mutamenti climatici, le guerre e le distruzioni sono sempre avvenute. Dagli studi sappiamo che in varie parti del mondo sono state trovate grandi quantità di ossa di animali giganteschi e che nulla avevano a che vedere in quella zona del Pianeta. Se esaminiamo le ricerche svolte in Siberia leggiamo che i ricercatori hanno confermato che delle ossa appartenenti a 34 specie animali, reperti della catastrofe dell’undicesimo millennio A.C., molte appartengono al cervo gigante, alla yena, al leone, al mammuth ma almeno 28 erano adattate solo a condizioni climatiche temperate. Beroso il Caldeo uno dei più antichi scrittori, scrive che solo in Grecia ci furono quattro diluvi. Anche i moderni studiosi confermano che nel Mar Egeo ci sono stati vari sconvolgimenti naturali. Non spingiamoci molto oltre e veniamo alla profezia dei Maya.
Ora è risaputo che i Maya facevano iniziare il loro calendario principale il 3.113 a.C. se aggiungiamo 2000 anni

I Maya avevano come metodo di calcolo quello astronomico-astrologico e tenevano conto di movimenti planetari, nella fascia dello zodiaco, da cui si potrebbe dedurre una sorta di maledizione del destino indipendente dai comportamenti umani. Questo calendario, secondo alcuni è molto preciso dal punto di vista previsionale, tanto che 5.000 anni fa era stata prevista l’eclissi solare dell’11 agosto 1999 con un margine di errore di soli 33 secondi rispetto a quello che accadde veramente in cielo.