Se si dovesse stilare un elenco dei profitti e delle vendite delle attuali compagnie in “lizza” per conquistare il primato, non è certo un mistero il fatto che la BlackBerry comparirebbe tra le ultime posizioni, se non definitivamente la posizione meno avvantaggiata di tutte. Contrariamente a quanto rivelano le statistiche tuttavia, malgrado i nostri articoli abbiano evidenziato come molti analisti abbiano già profetizzato che la BlackBerry scomparirà presto dal mercato, il CEO Thorsten Heins non sembrerebbe così preoccupato anzi, riuscirebbe addirittura a vestire i panni della”sibilla” e puntare il dito contro l’iPad e i tablet, tanto da determinare con sicurezza che il destino del tablet della Apple e delle altre compagnie è ormai segnato e non avrà che cinque anni di vita, al massimo.
Molti utenti ricorderanno come la BlackBerry abbia tardato ad inserirsi nella competizione per la supremazia dei tablet, e come il Playbook non sia riuscito a dimostrarsi un prodotto in grado di tenere testa all’iPad e agli altri dispositivi simili. Heins tuttavia spiegherebbe come questo non sia un elemento così penalizzante per la sua compagnia, perché secondo lui il mercato dei prossimi anni si sposterà verso altre direzioni. “in cinque anni” afferma il CEO della BlackBerry, “non credo che ci sarà più una singola ragione per possedere un tablet. Forse uno schermo più grande nel proprio ambiente di lavoro, ma di certo non un tablet. Gli stessi tablet non rappresentano un buon modello di business”. Hein continua poi dicendo: “in cinque anni, vedo la BlackBerry come la leader assoluta nel campo della tecnologia mobile- ed è questo a cui stiamo mirando. Desidero raggiungere la più alta percentuale sul mercato possibile, ma non come un imitatore”.
Forse l’ottimismo che trapela dalle parole di Heins, è dovuto al rilascio di BlackBerry10, un sistema operativo sicuramente pregevole ma di cui non si può ancora stabilire il suo reale successo e la sua reale incidenza sul mercato. Forse invece, la BlackBerry è riuscita a progettare un nuovo tipo di tecnologia in grado di vanificare i pregi dell’iPad e dei tablet in generale, magari sfruttando un display particolarmente grande da collegare a qualche dispositivo, ma almeno per il momento, questa profezia non suonerebbe così minacciosa. Soprattutto quando proviene da una compagnia che a livello di vendita mondiale degli smartphone non riveste il 33% come la Samsung o il 17% come la Apple, ma si ferma ad un esile 3,2%. Difficile dunque stabilire quanta veridicità vi sia in queste considerazioni, e quanto realmente potrebbero concretizzarsi in un futuro prossimo.
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