Magazine Diario personale

Prof,si ricorda di me?

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Correva l'anno scolastico 2007/2008.
Avevo 18 anni,ero single,all'ultimo anno di liceo ed era da poco ricominciata la scuola.Settembre,i compagni ritrovati,il mare come lontano ricordo e tanto caldo,soprattutto stando seduta di spalle ad una finestra dove il sole bussava ai suoi vetri dalle 11 alle 13.Per questo indossavo un top smanicato nero (sì,ho avuto la fissa per il nero "che snellisce"),i jeans leggeri e un paio di ballerine.Erano le 8:40 e con il mio zaino di Pucca sulle spalle mi dirigevo verso l'aula pensando a quanto avrei voluto dormire e a che ora avrei avuto le lezioni di scuola guida nel pomeriggio.Ero dunque tranquilla ed avvolta nei miei pensieri,finchè un urlo demoniaco non mi destò.
La prof d'inglese,la stessa che mi tirò contro il dizionario di madrelingua,sbucò dall'aula della IA.Prof:<<LAURAAA!!>><<Oddio,che è?>>Prof:<<Dove stai andando?>><<In aula,no?Certo non a ballare!>>Prof:<<Tua madre stamattina t'ha vista?>><<Credo di averle anche detto "ciao mamma".>>P:<<E non t'ha detto nulla?>><<Ma per cosa?>>P:<<Per le tue TETTE DI FUORI.>>Abbassai lo sguardo verso le gemelle incriminate che,coperte dall'intimo e dalla maglietta,sbadigliavano per il sonno peggio di me.
<<Veramente non mi pare di avere chissà quale scollatura.>>P:<<E' un'indecenza,questa è una scuola,non si viene vestite come in discoteca! Devi vergognarti,che schifo,bla bla...>>Continuò attirando le attenzioni dei suoi alunni e di altri individui presenti.<<Senta,ma cosa vuole? Ho caldo e non ci posso fare niente se ho delle tette che,con qualsiasi maglietta,si notano! Non son mica in topless!>>P:<<Ci mancava! Basta,è giunto il momento che faccia una bella discussione con tua madre!>>La ramanzina non voleva terminare; lo zaino stava incominciando a pesarmi sulla spalla destra (giacchè lo portavo solo da un lato come nei migliori telefilm dove non ti avvertono del rischio scoliosi) e la sua voce mi dava ancor di più sui nervi. Poco ci mancava che iniziassi ad urlare anch' io.D'un tratto però,giunse con passo flemmatico il professore di classico latino e greco. Lentamente,con i suoi adorati occhiali da sole sul naso,i capelli bianchi sempre perfettamente pettinati,la polo verde e i jeans ben stirati da cui sbucavano dei mocassini lindi e splendenti. Il professore "ADONE" per la nomea creatagli intorno sia in base ai suoi modus operandi che per le presunte o meno fidanzate.Prof.A:<<Mia cara collega,cosa sta succedendo?>>P:<<Non lo vedi? Non lo vedi come viene combinata questa qui?!>>P.A:<<Io non noto nulla di strano.>>P:<<HA TUTTE LE TETTE DI FUORI!>>P.A.:<<Veramente non mi pare così nuda. Ha semplicemente una maglietta leggermente scollata come si porta adesso.>>P:<<Questa è una scuola seria!>>P.A:<<Mia cara,perchè ti inalberi tanto?E' giovane ed ha un florido seno! Lascia che si godi di tale presenza! Capisco che tu,data l'età ormai avanzata,non puoi sfoggiare simili abbigliamenti,ma non è un motivo per cui inscenare una tragedia greca!>>
Rimasi a bocca aperta pur cercando di trattenere le risate. I ragazzi della IA,affacciati alla porta,sghignazzarono a più non posso mentre la prof,paonazza,balbettò qualche maledizione contro il prof Adone.
Senza voler cadere nel triviale,si girò verso i suoi alunni minacciandoli con interrogazioni a tappeto se non fossero rientrati in aula e si congedò da me e dal professore ancora tronfio della sua risposta al vetriolo.
P:<<Con te facciamo i conti dopo,e con te,caro collega,ne riparleremo in separata sede!>>.
La scenetta finì così forse per sempre.
O forse no.
Sei anni dopo.
Una festa di laurea come tante,fatta  di risate e discussioni accademiche,di racconti nerd e dispute sull'ultima porzione di fettuccine con i funghi e sul "praline di gelato al parmigiano reggiano con aceto balsamico ridotto".
Una festa come tante con le decoltè tacco 12 che volan via sotto i tavoli mentre un olezzo di piede stantio riempie la sala tra un sospiro di sollievo e uno di alto godimento.
Ognuno degli invitati seduto al proprio posto con i propri simili,compreso il prof Adone,accomodatosi poco distante  per confabulare su qualche opera somma di Aristofane con il vicino.
<<Uhh,però è invecchiato.>>
F:<<Chi?>>
<<Il mio ex prof di classico greco. Beh,c'ha anche la sua età ed è in pensione.>>
F:<<Ma l'ha sempre avuta la chierica da frate?>>
<<Che io ricordi no. Vado a salutarlo,vah, pare male.>>
Con passo incerto a causa delle scarpe infilate alle bene a meglio (e con la speranza di non averle scambiate con la vicina di posto),ho raggiunto il prof.
<<Professore A.,salve. Si ricorda di me?>>
P.A.:<<Ohh,guarda chi c'è! Come stai? Cosa fai qui? Sei amica del laureato?>>
<<Sì,son una sua amica. Come sta?>>
P.A.:<<Godo i frutti della pensione.>>
Ad un certo punto,si intromette nella discussione-frasi di rito il suo vicino di sedia.
V:<<A.,ma qui son tutti tuoi ex alunni! Che effetto ti fa?>>
P.A.:<<Mi sento un poco Aristotele.>>
V:<<Complimenti però,te li ricordi tutti,signorina qui compresa!>>
P.A:<<Beh,di lei ricordo una cosa in particolare...>>
Emozionata,ho sorriso scostando il ciuffo dalla fronte.
<<Grazie prof,si ricorda di me! Per caso per le mie traduzioni? O per la mia goliardia?>>
P.A:<<No,guarda,nelle traduzioni eri troppo per i fatti tuoi,non conoscevi il termine "letterale". Diciamo che mi ricordo di te per la scena del seno.>>
<<...PREGO?>>
[silenzio al tavolo. Faccia allibita del Vicino]
P.A.:<<Ma sì,quando la cara prof d'inglese ti rimproverò per la maglietta scollata! Oh,che risate quel giorno,che divertimento!>>
<<Sì,vero,ma non è luogo per ricordare questo avvenimento..>>
P.A.:<<Suvvia,e che sarà mai!!! Avevi una maglietta semi-scollata e la prof si ingelosì! Fu molto ironico quel confronto generazionale tra bigottismo e libertinismo sessuale...>>
Volevo sprofondare. E con quelle scarpe mi veniva pure facile.
I suoi conviviali,tutti professori accademici o liceali,ascoltavano con sommo interesse mentre lui,tenendo un braccio attorno alla mia spalla,raccontava minuziosamente l'avvenimento.
P.A.:<<Hai notizie della prof?>>
<<Sì,l'ho vista poco tempo fa...>>
P.A.:<<Allora la prossima volta dalle un bacio da parte mia. Ah,complimenti!>>
<<Per cosa?>>
P.A:<<Per come sei vestita stasera. Non t'ho mai vista con i tacchi.>>
<<Grazie...>>
P.A.:<<E senza scollatura.>>
<<Beh,anche io debbo farle i complimenti.>>
P.A.:<<Per cosa?>>
<<Per la bellissima chierica che le incornicia il capo. Complimenti,ora sembra ancor più vecchio di quanto non vuole far credere.>>
Quella d'inglese si ricorda di me per come vestivo. Quello di greco si ricorda di me per la presunta o meno scollatura.
A questo punto non voglio sapere per quale motivo la professoressa d'italiano del triennio si ricordi della sottoscritta.
Anche perchè lei stessa viene ricordata da noi alunne per la seguente domanda:
"Ma lo usate o no il preservativo con il vostro fidanzato?".
Tutta scuola.

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