Il profumo è il colpo di fulmine con l’essenza della nostra storia, del nostro io. Ci riconosciamo in una fragranza, come fosse lo specchio olfattivo del nostro essere. Ogni profumo ha un suo prezioso ricettario, accurato e quasi segreto, racchiudono in sé non solo le note speziate, fiorite, agrumate, chypré, fruttate o legnose, ma anche quei ricordi, quei sogni e quelle speranze che ognuno di noi si porta dentro. Ogni profumo ha dunque una storia, un paesaggio e un colore dell’anima.
I cosiddetti “nasi”, sono coloro che sapientemente e quasi magicamente creano il contenuto di questi preziosi “scrigni” di cristallo, i nomi di questi creatori sono gelosamente salvaguardati dalle grandi case di moda, si narra che i più grandi siano solo dieci in tutto il mondo, sono molto dotati dal punto di vista della sensibilità olfattiva e capaci di immaginarsi un profumo prima ancora di crearlo usando la memoria olfattiva, esiste una apposita scuola per questo mestiere, ma devi nascere predisposto non solo appassionato.
A ogni nostra personalità si associa un profumo, quello deciso come il fuoco, quello delicato come una nuvola, quello fiorito come la primavera, quello allegro e gioioso dell’estate.
Spesso sento dire che è difficile scegliere il profumo giusto, ma in realtà penso che la difficoltà è ridotta se conosciamo la persona, se sappiamo qualcosa del suo modo di essere e apparire, piuttosto direi che la difficoltà stia nel gestire e confrontare la grande onda di profumi di cui siamo oggi forniti. La Moda sta facendo di tutto per fornirci prodotti sempre più al passo con i tempi e sono davvero tanti, poiché si passa da quelli classici, a quelli unisex e a quelli fioriti e legnosi allo stesso tempo per la donna contemporanea vista come femminile, ma dal carattere anche deciso. Tra tutte le novità, stiamo anche registrando una ritrovata passione per quei profumi che hanno fatto la storia! Proprio a novembre 2012 è cominciata al MAD di New York una mostra sui profumi e se siete da quelle parti, avete tempo di visitarla fino al 27 gennaio 2013. L’obiettivo della mostra è quello di far capire il “profumo” come una forma d’arte, così come un dipinto, un abito di moda o una bella musica, per questo vi sono esposti alcuni tra i più classici e che riconosciamo da sempre nella storia della Moda. Esiste una forma d’arte per ogni aspetto sensoriale, possiamo allora dire che l’arte è ciò che sollecita i nostri sensi in modo piacevole ed inebriante e la cosa più bella è che con i profumi, possiamo essere noi stessi i portatori di questa forma d’arte, quasi fossimo noi il luogo dove essa è manifesta. Il profumo non va “spruzzato”, ma va “indossato” che è diverso! Al Museum of Art and Design, troviamo: Jicky di Aimè Guerlain, Chanel N°5 di Ernest Beau, Aromatic Elisir di Bernard Chaut, Angel di Oliver Cresp e Prada by Carlos Benaim e Clement Gavarry. Il profumo ideale si sa ha anche un aspetto tecnico da valutare, cioè la durata, la persistenza e la fragranza stessa può variare leggermente con il ph della nostra pelle. Quindi un paio di consigli:
- Provare la fragranza non solo sulla moiette fornita in profumeria, ma anche sul polso e senza “strofinare”. Inoltre non erogatelo troppo da vicino alla pelle, potreste anche creare una nuvola e passarci in mezzo, questa si adagerà su di voi in modo uniforme.
- Se volete trovare il profumo giusto, ma le scelte sono troppe, ogni circa tre fragranze sentite, provate a “resettare” il vostro olfatto con i chicchi di caffè! Talvolta li hanno anche in profumeria se li chiedete.
Cosa dispiace di più è quando troviamo il “nostro” profumo e poi questo esce di produzione! Ma non per questo dovremmo sentirci anche noi fuori di produzione, ma anzi pensare che è il tempo per rinnovarsi e sperimentare nuovi orizzonti! Anche se alcuni di questi abbiamo visto sono intramontabili.
Perfumes as the colors of the soul
The scent is love at first sight with the essence of our history, of our ego. We recognize ourselves in a fragrance, like the smell mirror of our being. Each scent has a valuable recipe, accurate and almost secret, encapsulate not only the spicy, floral, citrus, chypre, woody and fruity, but also those memories, those dreams and hopes that each of us carries inside. Each scent therefore has a history, a landscape and a color of the soul. The so-called “noses” are those who skillfully and magically create the content of these precious “treasures” of crystal, these creators are very precious and jealously safeguarded their names from the big fashion houses, it is said that the greatest are only ten in the world, are very gifted in terms of the sense of smell and are able to imagine a perfume before you create it using the olfactory memory, there is a special school for this job, but you have to be born predisposed not only passionate about. In each of our personality is associated with a perfume that decided as fire, that delicate as a cloud, that flourished as the spring, the cheerful and joyous summer. I often hear that it is difficult to choose the right perfume, but really I think that the difficulty is reduced if we know the person, if we know something of his way of being and appearance, rather I would say that the difficulty is in managing and compare the great wave of scents of which we are now provided. Fashion is doing everything possible to provide products that are more in step with the times and are very many, as it passes from the classic, unisex ones and those flowery and woody at the same time for the contemporary woman seen as feminine, but by the character also decided. Among all the news, we are also experiencing a newfound passion for those scents that have made history! It was in November 2012 began at MAD New York an exhibition on perfume, and if you’re out there, you have time to visit it until 27 January 2013. The aim of the exhibition is to understand the “fragrance” as an art form, as well as a painting, a fashion outfit or beautiful music, so they are exposed to some of the most classic and always recognize that in the history of fashion. There is an art form for each sensory aspect, we can then say that the art is what calls our senses in a pleasant and exhilarating and the best thing is that with the scents, we can be ourselves the bearers of this form of art, as if we were we the place where it occurs. The smell should not be “sprayed”, but that “worn” that is different! At the Museum of Art and Design, include: Aimé Guerlain Jicky of, Chanel # 5 by Ernest Beau, Aromatic Elixir Bernard Chaut, Angel Oliver Cresp and Prada by Carlos Benaim and Clement Gavarry.
The perfect fragrance you know has a technical aspect to be evaluated, ie the duration, persistence, and the fragrance itself can vary slightly with the pH of our skin. So a few tips:
1. Enjoy the fragrance not only on moiette provided in perfumery, but also on the wrist and not “rub”. It also does not erogatelo too close to the skin, you may also create a cloud and to go through this, this is about you adagerà evenly.
2. If you want to find the right scent, but the choices are too much, about every three fragrances feel, try to “reset” your nose with coffee beans! Sometimes we have also in perfumery if you ask them.
What do you regret most is when we find “our” scent and then it comes out of production! But we should not feel ourselves out of production, but rather think it is the time to innovate and experiment with new horizons! Although some of these we have seen are timeless.